I parlamentari italiani hanno lo stipendio più alto d’Europa

La Commissione guidata da Enrico Giovannini, presidente Istat, ha appurato che gli stipendi dei parlamentari italiani sono i più alti d’Europa. La Commissione è stata costituita per portare a termine uno studio che potesse provare o smentire il fatto che in Italia i costi della politica siano più alti che nel resto d’Europa. La Commissione ha appurato che gli stipendi percepiti dai parlamentari italiani sono i più alti d’Europa, ma rispetto ai colleghi europei, i politici italiani spendono di meno per i portaborse e per le spese aggiuntive. Secondo lo studio, l‘indennità parlamentare lorda in Italia è di 11.283 euro, contro i 7.100 della Francia, i 2.183 della Spagna, gli 8.500 dei Paesi Bassi, i 7.668 della Germania. In italia bisogna anche aggiungere una diaria di 3.500 euro.

In difesa della spesa politica in Italia, si può dire che le spese accessorie sono molto più basse. I nostri deputati spendono per collaboratori e spese accessorie in media 3.690 euro al mese ciascuno. In Francia arrivano a spendere 9.100 euro al mese, in Germania 14.700, in Austria i portaborse sono dipendenti della Camera.

I calcoli effettuati dalla Commissione sono stati definiti dalla stessa “a spanne”, il che deve essere aggiunto all’asserzione di Giovannini che ha dichiarato impossibile fare una media dei costi della politica in Europa. Da questo si può evincere che sarà altrettanto impossibile tagliare gli stipendi dei parlamentari per adeguarli alla media europea, visto che la media non è calcolabile (a detta di Giovannini). Ora la Commissione si trova a dover proporre la legge per il taglio dei costi entro il 31 marzo 2012, con il rischio di non riuscire a farcela. Alcuni problemi vengono dalle differenze fra lo stato italiano e quelli esteri: organismi amministrativi, concetto di retribuzione, ponderazione sul Pil, sono aspetti molto diversi fra gli stati presi in esame.

«La Commissione considera i dati contenuti del tutto provvisori e di qualità insufficiente per una loro utilizzazione ai fini indicati dalla legge», ha fatto sapere la Commissione, che poi ha continuato: «Di fatto è stato chiesto alla Commissione di condurre in pochi mesi lo studio degli assetti istituzionali e organizzativi di sei Paesi, più l’Italia, con un dettaglio mai realizzato in letteratura e, visto l’utilizzo a fini legali dei risultati, con l’esigenza di raccogliere dati di elevata qualità, inconfutabili e pienamente comparabili».

In pratica fare la legge per tagliare i costi della casta sarà difficile, se non impossibile. Almeno sono arrivate alcune conferme: gli stipendi dei nostri deputati sono i più alti, come anche le pensioni (almeno fino alla manovra Monti): dopo cinque anni di mandato, il vitalizio per un parlamentare italiano è di 2.486 euro al mese, in Francia solo di 780 euro.

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