Tasse enormi, privacy 0, licenziamenti facili: prove di regime per Monti e la Fornero

Mai e poi mai avrei sognato di scrivere un articolo nella mia vita con tale titolo, ma nessuna esagerazione è stata necessaria per descrivere uno stato di cose che diventa ogni giorno più intollerabile. Stiamo assistendo ad una politica economica che sta cancellando diritti (compresi quelli costituzionali), frutto di decenni di lotte, che i nostri avi hanno combattutto e che ora un manipolo di “tecnici” (a proposito, basta raddoppiare le tasse per potersi definire dei tecnici??) sta distruggendo.

Non sono infatti  mie farneticazioni, le accuse, neanche troppo velate, di ieri della Corte dei Conti, che ha mostrato come nel 2012 le tasse raggiungeranno in Italia il 54,5% dei redditi, situazione più unica che rara in Europa, dove però i servizi sono spesso esemplari e non vergognosamente scadenti come in Italia! Le tasse che ha messo il Governo, saranno presto accompagnate da quelle locali, perchè Monti oltre a prendere soldi alla popolazione, ha tagliato i fondi destinati a Regioni e Comuni, costringendo quest’ultimi ad aumentare a loro volta ulteriormente le tasse sui cittadini. Preparatevi se abitate in città come Roma e Milano, perchè l’Imu su prime e seconde case (c’è chi già ha messo in vendita la sua) sarà accresciuta notevolemente rispetto alle aliquote statali, e famiglie e negozianti rischieranno di cadere in miseria, di fronte a spese, rate e tasse che sommate fra loro, saranno in alcuni casi più alte dei redditi sempre più precari ed insicuri degli italiani. E proprio sui lavoratori la signora Fornero darà un’ulteriore mazzata, estendendo gli ammortizzatori sociali ai precari (è cosa e buona e giusta), ma solo a certe condizioni, e nel complesso mobilità e cassa integrazione risulteranno più che dimezzate. I lavoratori potranno poi essere cacciati dalle aziende anche senza giusta causa, come se non fossero già loro insieme ai disoccupati gli unici soggetti già oggi a dover pagare la crisi per tutti.

E non è delirio neanche definire un regime il sistema di controlli fiscali pressanti che colpiranno si i piccoli evasori, ma lascieranno intatti i patrimoni (Monti, do you know Patrimoniale?) dei grandi possidenti. Anche qui non si tratta di una mia opinione, perchè le stesse dichiarazioni del Garante della Privacy manifestano grossa preoccupazione per una situazione che assomiglia molto a quella di un sistema politico privo di democrazia (per controllare chi evade le tasse ci dobbiamo trasformare per forza in uno stato di polizia?). L’evasione fiscale, un reato, ce la stanno facendo considerare alla stregua delle associazioni clandestine che nascono sotto le dittature: qualcosa di necessario cioè per riprenderci la libertà, ma da sviluppare di nascosto per evitare la repressione del tiranno. E quando un reato viene considerato l’unica speranza per salvarsi dalla povertà, allora è davvero la fine!

Governo forte con i deboli appunto, e debole con i forti (l’abolizione degli ordini professionali, la Patrimonale, le liberalizzazioni vere dove sono?). Ma la cosa più grave è che col Governo precendente c’era comunque sempre mezza Italia a combattare fuori dal Parlamento, un antifurto sociale che rendeva impossibile approvare leggi esageratamente inique (vedi la caduta del Goveno Berlusconi). Ora invece un Governo non eletto da nessun cittadino, quindi senza legittimità, è accompagnato da un torpore popolare, che cesserà solo quando (questione di settimane o di mesi) ci troveremo bollettini da pagare,  ritenute fiscali esagerate e licenziamenti senza motivo sopra le spalle, ma allora sarà troppo tardi! Perchè? Perchè allora saranno già leggi e di certo nessun politico avrà il buon senso di eliminarle.

E mentre Mario Monti ride assieme alla Merkel in tutta Europa, svegliamoci, se abbiamo ancora un minimo di dignità come cittadini! Berlusconi disse che era da “coglioni” votare sinistra, io invece sono qui a urlare che siamo degli idioti se continuiamo ad accettare le manovre efferate di un Esecutivo che governa senza alcuna legittimazione popolare: oggi e sempre W LA DEMOCRAZIA!

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