Manolo Gabbiadini, per l’Italia un tesoro da conservare

La vita: Manolo Gabbiadini nasce a Calcinate il 26/11/91, dove ha l’opportunità di militare nel calcio professionistico con la maglia del Bolgare. Il ragazzo riesce a sfruttare al meglio le proprie capacità da attaccante, rilucendo a tal punto da essere chiamato nel vivaio dell‘Atalanta, una delle “cantere” più prosperose in Italia.

Carriera ancora nell’anonimato: Il primo anno in prima squadra non lo vede tuttavia risplendere, complice la giovane età (aveva appena 18 anni) e la sciagurata retrocessione dell’Atalanta. Manolo riesce comunque a raggiungere un traguardo importante: l’esordio in Serie A, che avviene il 14/03/2010. L’anno successivo vede “Lozi” (così simpaticamente soprannominato) approdare al Cittadella con la formula del prestito, dove si ritaglia un certo spazio e mette a segno cinque realizzazioni.

Inizia la svolta: L’anno seguente a quello del Cittadella, l’Atalanta premia il lavoro svolto da Gabbiadini in veste granata, e decide di puntare molto su di lui e sul suo straordinario talento. Schierato con una certa regolarità, Manolo ripaga la fiducia di dirigenza e allenatore, dimostrandosi un giovane eccezionale e di grande prospettiva, arrivando ad essere comprato dalla Juventus in comproprietà per 5,5 milioni.

Dalla Juve al Bologna, per approdare infine alla Sampdoria: Alla Juventus il parco attaccanti è troppo folto, e Manolo ha forti necessità di crescere. Viene dunque girato in prestito al Bologna, dove Pioli lo impiega nel ruolo inedito di attaccante esterno. Dimostra da subito grande impegno e professionalità, oltre ad una duttilità non indifferente. Nella città emiliana il ragazzo di Calcinate vive un anno glorioso, che sfocia nella convocazione agli Europei di Israele con l’Under 21. Gabbiadini è famelico e coglie ogni occasione che gli bussi alla porta, disputando anche un ottimo Europeo. In Estate la Sampdoria mostra un forte interesse nei suoi confronti e si accaparra la metà del giocatore.

Gabbiadini nella stagione 2013/2014: La Sampdoria investe molto su Gabbiadini, sia economicamente che in termini di fiducia. A 22 anni essere considerato uno dei giocatori più importanti della squadra può essere un problema per un giovane ancora non maturato definitivamente. Manolo invece continua a dimostrare di avere carattere e si rivela l’uomo-chiave per la Samp di quest’inizio di campionato, divenendone il cannoniere con 3 gol in 4 giornate. Una media realizzativa ottima, che non fa altro che delineare l’umiltà e la disponibilità di questo ragazzo. Un gol al Bologna, che ha permesso di scoprire agli amanti di calcio la sua abilità nel calciare le punizioni, e due gol nell’anticipo di ieri con il Cagliari, che hanno letteralmente salvato la partita della Sampdoria.

Gabbiadini però non si accontenta e continua ad allenarsi per migliorare, ciò fa si che molti lo definiscano già la miglior prima punta italiana in prospettiva. Lui gioca, segna e insegna, caratteristiche che sicuramente possono portarlo a raggiungere grandi traguardi.

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