Benatia, il difensore-goleador che fa sognare Roma

“Tranquilli, c’è Benatia!” è quello che con ogni probabilità sentireste sugli spalti dell’Olimpico durante le partite della Roma ogni volta che la palla si trova nella metà campo dei giallorossi. Il centrale difensivo, arrivato per 13 milioni dall’Udinese nel corso della sessione estiva del calciomercato, sta facendo vedere delle cose straordinarie convincendo allenatore, media e tifosi.

L’ultimo gioiello regalato dal marocchino ai giallorossi risale a ieri: con due gol di testa, il centrale ha sigillato il match con il Catania, entrando in maniera definitivamente nel cuore dei supporters romanisti. Quella corsa sotto la curva Sud dopo il secondo gol è segno di un attaccamento incredibile alla piazza che lo sta osannando dal primo match, a Livorno.

La sua grinta, la sua cattiveria (sportivamente parlando), i suoi interventi spettacolari in difesa, la sua mitraglia dopo aver segnato: Mehdi Benatia è senza dubbio uno dei punti di riferimento per la squadra di Garcia ed è anche grazie a lui che la Roma ha la miglior difesa d’Europa.

E ieri sera il difensore classe ’87 si è tolto qualche soddisfazione anche sul web. Ha postato sul suo profilo twitter l’articolo di quest’estate in cui Michele Criscitiello, ex giornalista di Sportitalia, dichiarava: “Se la Roma spende tutti quei soldi per Benatia, perdendo Nico Lopez, è evidente che nella capitale c’è qualcosa che non va.”.
Sotto il post, Benatia ha commentato, ironicamente (in 3 tweet diversi): “É facile parlare in estate. Ma nel calcio conta solo il campo. Io non dirò mai di essere il migliore, perché nel calcio non si finisce mai di imparare. Ma quello che mi da fastidio è la gente che parla senza sapere nulla di me. Vado avanti per la mia strada ma è arrivato il momento di mettere i puntini sulle i. Forza Roma!”

E non finisce qui. Benatia ha infatti risposto su Instagram ai complimenti di Castan: “Grazie amico mio. Riposati bene. Abbiamo vinto qualche battaglia ma la guerra non è finita. Abbraccio grande!”.
Insomma, il marocchino è determinato e grintoso: ha voglia di vincere, come tutta la “piazza”.

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