Una poltrona per due in casa Lazio: Petkovic o Reja ?

E’ una storia che va avanti da settimane, alla Lazio sembrano non voler trovar pace e, molto probabilmente, il tutto si concluderà in un aula di tribunale. Petkovic e i suoli legali affermano che non c’è stato nessun esonero e di conseguenza il tecnico di Sarajevo è l’allenatore della Lazio a tutti gli effetti:
“Poiché, al momento, non c’è stato alcun esonero nei termini previsti dai regolamenti sportivi, Petkovic si sente orgogliosamente ancora l’allenatore della Lazio e chiederà un leale confronto diretto con il presidente Lotito, al fine di chiarire l’assurdo equivoco insorto, per il bene dei tifosi, dei calciatori e soprattutto della società”

Lotito e tutta la società hanno bisogno di chiarimenti, per settimane ci sono state smentite sui contatti con la Svizzera e poi, di punto in bianco, il comunicato della firma sul contratto a fine stagione. Così la Lazio ha deciso di muoversi:
“Aspettiamo le giustificazioni di Petkovic. Abbiamo inviato una lettera e lui ha cinque giorni di tempo per rispondere. Quando arriverà una comunicazione al riguardo la società farà quel che deve. Sicuramente le giustificazioni devono arrivare alla società e non tramite comunicato stampa. Non ci resta che aspettare. Quando accadrà o se non accadrà entro il termine prestabilito allora ci muoveremo di conseguenza prendendo una decisione che sarà immediatamente esecutiva. Si può trattare di un licenziamento per giusta causa, ma anche una sanzione inferiore, dipende dalle giustificazioni. Per quanto riguarda i tempi, per i contratti di lavoro vige il principio dell’immediatezza della contestazione e della decisione”

In tutto questo marasma di comunicati, il povero Edy Reja è la persona che potrebbe pagare le conseguenze peggiori. Il goriziano si trova a Formello e sta lavorando da giorni con la squadra. Se la situazione però non si risolverà entro il 6 gennaio (giorno della sfida con l’Inter) a sedere in panchina sarà Vladimir Petkovic, e Reja avrebbe lavorato inutilmente con i giocatori. Una situazione davvero paradossale.

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