Riapertura palestre, le linee guida: prenotazioni e distanza di due metri

Riapertura palestre, dal 18 gli sportivi potranno tornare ad allenarsi: ingressi scaglionati e disinfezione ad ogni utilizzo: le linee guida

Dal 18 maggio tante attività economiche inizieranno finalmente a ripartire dopo il prolungato lockdown causato dalla pandemia di coronavirus. Tra queste c’è una buona notizia anche per gli sportivi, che vedranno la riapertura delle palestre, seppur con molte limitazioni e ingressi scaglionati.  Onde evitare assembramenti, gli ingressi saranno regolamentati con prenotazioni e un elenco di presenze che dovrà essere mantenuto almeno per un periodo di 14 giorni.

Al momento dell’accesso alla struttura, dovrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso a chi dovesse averla al di sopra dei 37.5°. Scongiurata l’ipotesi spogliatoi chiusi: saranno aperti ma organizzati in modo da assicurae le distanze di un metro, regolamentando gli accessi all’interno degli stessi. Da rivedere anche il posizionamento degli attrezzi, in tal modo da garantire le distanze di sicurezza, che dovranno essere di due metri per le persone durante l’attività fisica.

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Riapertura palestre, le misure sanitarie

riapertura palestre

Per garantire la sicurezza all’interno delle palestre al momento della riapertura, gli impianti dovranno essere dotati di dispenser con soluzioni idroalcoliche, che i clienti dovranno utilizzare in entrata e in uscita.

Ad ogni utilizzo degli attrezzi, il responsabile ella struttura dovrà assicurare la disinfezione degli attrezzi. I macchinari che non possono essere disinfettati non dovranno essere utilizzati.

Per quanto riguarda gli spogliatoi, gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti dentro la propria borsa o negli appositi armadietti, e si raccomanda di non consentire la condivisione degli stessi.

Fondamentale sarà tenere arieggiati i locali, in particolar modo dove sono riposti i macchinari, postazioni di lavoro e il personale interno, evitando correnti di aria calda e aria fredda eccessiva durante il ricambio dell’aria.

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