Decreto Rilancio, c’è la firma di Mattarella. Gualtieri: “Da domani risorse disponibili”

Decreto Rilancio, c’è la firma del presidente Mattarella che rende così ufficiale il decreto varato da Conte e gli altri ministri durante il Consiglio

Nel corso della serata il presidente Sergio Mattarella ha  messo la firma sul Decreto Rilancio, rendendolo così attivo. La notizia è stata da poco data dal Quirinale, che rende così ufficiale il decreto varato dal premier Conte e gli altri ministri durante il vertice del Consiglio dei ministri presieduto la scorsa settimana. Adesso si attende solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per renderlo valido. “Il decreto stasera sarà in Gazzetta, è stato ‘bollinato’ e quindi da domani le risorse saranno immediatamente utilizzabili” ha annunciato soddisfatto il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ai microfoni del TG1, il quale ha annunciato l’imminente pagamento dei 600 euro ai lavoratori autonomi. “Verrà effettuato nei prossimi 2-3 giorni al massimo il pagamento dei 600 euro ai lavoratori autonomi che li hanno già ottenuti nel mese di aprile, circa 4 milioni di italiani. Inoltre, da domani sarà possibile fare domanda per i 1200 euro del bonus baby-sitter e dei centri estivi. A giugno invece verranno erogati i contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche per i lavoratori autonomi, ha continuato il ministro Gualtieri.”

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Decreto Rilancio, Gualtieri sull’economia UE: “La proposta va per il verso giusto”

Gualtieri decreto Rilancio
Roberto Gualtieri (Photo by Assianir – Wikimedia Commons)

Nel corso dell’intervista, il ministro Roberto Gualtieri ha anche parlato della proposta di Francia e Germania per il rilancio dell’economia dell’Unione Europea, colpita duramente dalla pandemia di coronavirus: “L’accordo va verso la direzione giusta, quella che abbiamo auspicato da sempre e per cui siamo impegnati a fondo: quella di avere un fondo finanziato con titoli comuni europei, in maniera tale da poter sostenere i paesi più colpito. Tra questi, tutti i settori della nostra economia che hanno subito in maniera più critica le conseguenze del coronavirus, come il turismo e la cultura.”

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