Tombe sulla spiaggia di Copacabana a sensibilizzare il mondo sulla strage del coronavirus in Brasile: è la singolare protesta di una Ong
Le tombe sulla spiaggia di Copacabana, scavate 100 fosse nella sabbia “adornate” con altrettante croci per protesta. E’ l’iniziativa di “Rio de Paz“, una Ong brasiliana che ha voluto mettere in scena questa singolare iniziativa per evidenziare l’incapacità del governo Bolsonaro nel gestire l’emergenza da coronavirus.
Il gesto simboleggia la morte del Brasile, ed è stato fatto in uno dei posti più famosi al mondo del Paese sudamericano; la spiaggia di Copacabana meta di milioni di turisti ogni anno, proprio di fronte all’hotel Copacabana Palace. Ben 40 volontari hanno eseguito gli “scavi”.
Le tombe, come ha spiegato il presidente della Ong Antonio Carlos Costa, alludono ai cimiteri pieni dello Stato, come quello di Manaus. “Rio de Paz” chiede un programma da sviluppare nell’arco dei prossimi due mesi per far fronte a questa emergenza.
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Tombe sulla spiaggia di Copacabana: Bolsonaro nel mirino
L’operato di Bolsonaro, come detto, è stato aspramente criticato dall’Ong. Il Presidente brasiliano, nel corso dell’emergenza, è più volte caduto in gaffe evitabili, al pari di dichiarazioni sconvenienti.
Il Capo dello Stato autorizzò e spinse i suoi cittadini ad utilizzare la clorochina contro il Covid-19 pur non avendo supporti scintifici sull’efficacia del farmaco, anzi.
Bolsonaro recentemente è poi finito nel mirino della critica per la sua decisione di oscurare i bollettini giornalieri di contagiati e morti da coronavirus. Decisione poi spazzata via dalla decisione di un giudice della Corte Suprema brasiliana che ha ristabilito il ripristino della comunicazione dei dati.
Ad oggi il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero di contagiati ed il terzo per decessi, con oltre 775mila “positivi” e 40mila vittime.
