Incidente Zanardi, il drammatico racconto del compagno di staffetta – VIDEO

Paolo Bianchini, compagno di staffetta di Alex Zanardi, racconta il momento dell’incidente e la scena che si è trovato davanti agli occhi

“Ho visto quello che mai avrei voluto vedere”: ha il volto di chi ha assistito ad una scena che gli resterà negli occhi a lungo. Paolo Bianchini, compagno di staffetta di Alex Zanardi, racconta il momento dell’incidente, quel rumore sordo che ha scosso una giornata che doveva essere di gioia.

Proprio all’insegna del sorriso era stato l’incontro con Zanardi: “Era super carico – racconta al Corriere della Sera -. Mi ha detto: ‘Paolo quando sto con te sono i giorni più belli della mia vita’”. Non trattiene le lacrime Bianchini, proprietario della Ciacci Piccolomini d’Aragona, e ripensa a quel tragico momento: “Ero davanti a lui e ho sentito un grande rumore”, il suo racconto.

La scena che si trova davanti agli occhi è raggelante: “C’era lui ribaltato, sono tornato indietro e ho visto quello che non avrei mai voluto vedere nella mia vita”. L’impatto con il camion (“non lo posso descrivere, ero davanti e non ho assistito”), il casco che vola e i minuti in cui si attendono i soccorsi che sembrano eterni. Il racconto dei testimoni parla di un Zanardi che sbanda e finisce per invadere un po’ la carreggiata dove sta sopraggiungendo il camion. Un impatto devastante, “una sfortuna maledetta” racconta il compagno di staffetta di Zanardi: “Il destino quando dice che deve succedere qualcosa, succede”.

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Incidente Zanardi, operazione terminata: ore di attesa

Che la vita va così Zanardi lo ha capito da ben prima di questo tragico incidente. Mentre lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Siena dove è ricoverato in terapia intensiva al termine dell’intervento alla testa, i messaggi si susseguono. Testimonianze di quanto l’esempio del pluri-medagliato olimpionico sia fondamentale nel mondo dello sport e non solo. Tutti con il fiato sospeso, tutti a sperare e pregare che i medici riescano a salvare il campione ma soprattutto l’uomo: quello dal sorriso sempre pronto, quello con la forza di dimostrare che il destino si può anche ribaltare. Ancora una volta: lo deve a lui, ma lo deve anche a tutti noi…

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