Ferrari, cosa succede se Leclerc o Vettel positivi al Covid-19

La Ferrari ha chiarito il protocollo da seguire in caso di contagio di uno dei due piloti.

L’inizio del campionato mondiale di Formula 1 2020 era in programma, come consueto, a metà marzo in Australia. A causa della pandemia in corso sia quel primo Gran Premio che altre gare successive in altre parti del mondo sono state rinviate. Il Mondiale comincerà domenica 5 luglio in Austria, al Red Bull Ring, dove la settimana successiva si correrà sulla stessa pista un secondo Gran Premio. Doppia gara è prevista poi ad agosto anche a Silverstone, in Inghilterra.

Tutti i Gran Premi previsti nell’attuale calendario ridotto si correranno senza partecipazione di pubblico, salvo nuove disposizioni. Non ci saranno spettatori né ospiti né eventi promozionali nei weekend di gara. E la Formula 1 ha preparato una serie di altre norme da seguire per ridurre i rischi di contagio. Ogni squadra potrà contare su non più di ottanta dipendenti sul posto, meccanici e ingegneri inclusi. Stesso discorso varrà per gli addetti delle emittenti televisive.

Tutte le persone ammesse nel paddock dovranno sottoporsi al test per escludere eventuali positività al Covid-19 prima dell’inizio di ciascun weekend di gara. Le stesse persone dovranno sottoporsi regolarmente al test ogni cinque giorni. Non è consentito alcun contatto tra membri di team concorrenti, e questa misura in particolare dovrebbe teoricamente circoscrivere eventuali focolai.

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Leclerc o Vettel positivi? Il protocollo della Ferrari

Charles Leclerc Ferrari
Charles Leclerc (Getty Images)

In una videoconferenza con la stampa Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, ha chiarito cosa accadrebbe in squadra nel caso in cui uno dei due piloti titolari dovesse risultare positivo al Covid-19. Mekies ha intanto spiegato che per la maggior parte del tempo tutti i membri del team, come da regola prevista dalla Formula 1, indosseranno dispositivi di protezione individuale.

Il protocollo anti-Covid in Ferrari prevede che i contatti tra i sottogruppi nella squadra siano ulteriormente limitati. Per esempio i meccanici non avranno contatti con gli ingegneri, a meno che non si renda necessario. Qualora uno dei due piloti, Sebastian Vettel o Charles Leclerc, risultasse positivo al coronavirus il suo inevitabile isolamento porterebbe al reclutamento del terzo pilota, Antonio Giovinazzi, attuale pilota dell’Alfa Romeo. Robert Kubica, terzo pilota in Alfa Romeo, prenderebbe in quel caso il posto di Giovinazzi.

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