Dimmisioni Damiano Tommasi: Assocalciatori nel caos

Dimissioni di Damiano Tommasi: l’ex calciatori lascia la presidenza dell’AIC, Associazione Italiana Calciatori, alla fine del suo terzo mandato

Dopo nove anni di presidenza arrivano le dimissioni di Damiano Tommasi che lascia l’Assocalciatori. Al termine del’odierno Consiglio direttivo dell’Aic, Associazione Calciatori Italiani, Damiano Tommasi rassegnerà le proprie dimissioni da presidente. La notizia è stata data dal Gr Parlamento.

Tommasi avrebbe comunque lasciato la presidenza. Era infatti in corso il suo terzo mandato e da statuto sarebbe stato impossibile per lui ricandidarsi. La sua decisione, quindi, anticipa solo ciò che già era certo.

Entrato nel Consiglio direttivo nel lontano 1999, organo al quale oggi presenta le sue dimissioni, Damiano Tommasi ha assunto la presidenza di quello che può essere definito il sindacato dei calciatori nel 2011. Allora aveva preso il posto di Sergio Campana.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>Calciomercato Juventus: chi è il nuovo acquisto Correia

Damiano Tommasi si dimette: la sua lettera all’AIC

Damiano Tommasi Assocalciatori
Damiano Tommasi con la maglia della nazionale (profilo fb Tommasi)

Proprio dal 2011, il calcio italiano ne ha visti di tutti i colori. In vista delle sue dimissioni Damiano Tommasi ha scritto una lettera all’Aic con la quale si conceda passando in rassegna i momenti più complicati della sua presidenza: “il calcio scommesse nel 2011, lo sciopero della Serie A all’inizio della stagione 2011/2012, la tragedia in campo di Piermario Morosini ad aprile 2012”. Poi ha ricordato la riforma della Serie C con lo sciopero, iniziativa a cui ricorsero anche le donne, la mancata qualificazione della nazionale maschile al mondiale del 2018 e la quarantena.

“Alcune mie idee e dichiarazioni – ha scritto – alcune riflessioni e iniziative sono state, negli ultimi mesi, troppo spesso motivo di discussione e contrapposizioni interne. L’AIC non se lo può permettere in questo momento”.
Tommasi ha anche rimarcato che quando salì sul gradino più alto della Associazione Italiana Calciatori che il presidente poteva essere eletto anche per ben quattro mandati non consecutivi. Il limite di tre fu voluto da lui. Nella lettera di saluti, infine, l’ormai ex presidente dice che questo cambio “va visto nell’ottica di voler togliere qualsiasi elemento di disturbo nella quotidianità dell’Associazione”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>Gol in chiaro della Serie A: annuncio di Spadafora

Impostazioni privacy