Centro Croce Rossa di Jesolo, 42 migranti positivi : c’è anche un operatore

Al centro di Jesolo della Croce Rossa spuntano 42 nuovi positivi al Coronavirus: il paziente zero è un nigeriano, infettato anche un operatore

Continuano a spaventare i nuovi focolai di contagi in Italia. Molti di questi nuovi positivi arrivano dall’estero, per questo motivo sono rientrate in vigore alcune restrizioni riguardanti gli arrivi in Italia da alcuni paesi esteri. Nelle ultime ore infatti, nel centro della Croce Rossa di Jesolo, sono spuntati 42 casi di positività al Coronavirus. Nel centro che accoglie circa un centinaio di migranti, oltre a 41 extracomunitari compresi tra i 20 ed i 30 anni, è risultato positivo anche un operatore della Croce Rossa, facendo partire l’allarme anche per gli altri. Gli altri ospiti della struttura rimarranno in quarantena per due settimane, con le pattuglie della Polizia a sorvegliare la zona.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, il bollettino del 16 luglio: salgono sia i contagi che i decessi

Jesolo, 42 positivi nella centro della Croce Rossa: le parole del Consigliere Regionale

Croce Rossa (Getty Images)

Spuntano 42 nuovi casi di Coronavirus a Jesolo, nel centro che ospita più di un centinaio di migranti. Oltre ai migranti anche un operatore della Croce Rossa è risultato positivo al Covid-19. Una volta aver appreso della situazione è intervenuto il Consigliere Regionale, Francesco Calzavara, che dichiara che questi nuovi casi sono danno d’immagine per la località. Inoltre, ha richiesto subito la messa in quarantena della struttura. Poi continua con una grave critica nei confronti dell’utilizzo della struttura, che secondo il Consigliere non può essere utilizzato come ”Bancomat per la Cri” per incassare milioni di euro. Infine chiede aiuto al Prefetto di Venezia per l’evacuazione futura della struttura e per far sì che gli attuali contagiati non lascino il centro fino a nuovi test per verificarne le condizioni di salute.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Focolaio Covid Cosenza: 9 positivi. Non hanno rispettato le norme

 

Impostazioni privacy