Coronavirus, allarme in Belgio: arrivata la seconda ondata

Il Belgio si trova nel pieno della seconda ondata della pandemia, i contagi sono in aumento significativo: lo afferma Steven Van Gucht, virologo dell’istituto della sanità belga.

Il virologo Steven Van Gucht, in un’intervista al quotidiano Het Laatste Nieuws, ha affermato che il Belgio si trova nel bel mezzo della seconda ondata del coronavirus. Lo si evince dal significativo aumento dei contagi negli ultimi giorni, secondo il virologo dell’Istituto di sanità belga Sciesando, il virus non scomparirà mai del tutto. “Il coronavirus non scomparirà – ha dichiarato Van Gucht – ma in futuro agirà come un’infezione benigna”. Secondo il presidente del comitato scientifico sul coronavirus però, lo scenario di una seconda ondata non deve necessariamente essere drammatico. “Non sappiamo quanto durerà e quanto saliranno le curve, questa ondata potrebbe non avere conseguenze drammatiche”. I casi in Belgio della scorsa settimana parlano di 517 positivi al giorno contro i 311,4 della settimana precedente.

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Coronavirus, Belgio: arrivata la seconda ondata di contagi

Steven Van Gucht
Steven Van Gucht (twitter)

Il presidente  del comitato scientifico sul coronavirus dell’istituto di sanità Steven Van Gucht non ha dubbi, il Belgio si trova nel bel mezzo della seconda ondata del coronavirus. Lo ha dichiarato al giornale Het Laatste Nieuws, dove ha parlato dell’aumento dei contagi in Belgio nella scorsa settimana. “Il numero di infezioni” in Belgio “è in crescita – le sue parole – Non si tratta però di un piccolo aumento”. Il virologo si dice comunque fiducioso, e auspica che il contenimento del contagio questa volta, grazie all’esperienza acquisita, abbia ripercussioni meno gravi della prima ondata.

Anche in Francia il Consiglio Scientifico di Parigi ha lanciato un avvertimento, rinnovando l’appello ai cittadini francesi. “Il futuro dell’epidemia nel breve periodo è  in gran parte nelle mani dei cittadini”. La situazione in Francia è stabile ma molto fragile secondo il comitato scientifico, che pronostica una possibile seconda ondata tra l’autunno e l’inverno. La Germania invece, secondo la presidente dell’Associazione dei medici tedeschi Marburger Bund, si troverebbe già adesso a fare i conti con una piccola seconda ondata. La presidente dell’associazione dei medici ha lanciato l’allarme per non vedere vanificati tutti i sacrifici fatti.

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