Morto il giornalista Lorenzo Soria, presidente dei Golden Globes

È morto il celebre presidente dei Golden Globes, Lorenzo Soria. Il giornalista italiano viveva a Los Angeles: si spegne all’età di soli 68 anni.

Lascia un vuoto nel mondo del giornalismo e del cinema. All’età di soli 68 anni se ne va per sempre Lorenzo Soria. Un appassionato della vita. Un giornalista a tutto tondo. Una passione per la politica, la tecnologia e le vicende che attanagliano le società moderne. Ma su tutti amava il cinema. Una passione che è riuscito a trasformare anche e sopratutto in lavoro. Era il presidente della Hollywood Foreign Press Association, l’organizzazione che assegna i Golden Globes. Da anni, esattamente dal 1982 (da quando era un “giovanotto” alle prime armi), viveva a Los Angeles. E nella città americana si è spento per sempre. Di fatto è stato trovato senza vita nella sua casa. A renderlo noto, su Twitter, è stata proprio la Hollywood Foreign Press Association. L’associazione dedita al cinema ha salutato così il giornalista italiano: “Lorenzo ci mancherà moltissimo. Riposa in pace”.

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Lorenzo Soria, morto da “viaggiatore”: un giornalista sempre in movimento

Lorenzo Soria ha fatto della sua vita un vero e proprio viaggio. Sia nel mondo del giornalismo, spiccando per le sue doti cinematografiche, sia nella vita stessa. È nato in un posto, si è trasferito in un altro ed è morto in un altro ancora: Argentina, Italia e Stati Uniti d’America. La sua storia tra le due Americhe, con in mezzo l’Italia. Nato a Buenos Aires da famiglia italiana, all’età di 11 anni, dopo la morte del padre, si era trasferito proprio in Italia, in quel di Milano. Da sempre con la passione per il giornalismo, all’età di 30 anni rifece le valigie, trasferendosi (per sempre) a Los Angeles. Per continuare, e ad oggi purtroppo finire, la sua carriera nella città americana.

Nei primi anni da professionista ha scritto per L’Espresso, per poi passare, dal 1988, a La Stampa. Nel 2019 fu eletto (per l’ultima volta) presidente della Hollywood Foreign Press. Un mandato a scadenza triennale, che lo vedeva a “metà dell’opera”. In quanto presidente di quest’ultima associazione era una “presenza fissa” alla cerimonia dei Golden Globes, accogliendo gli ospiti all’arrivo e sul palco al momento dell’assegnazione dei vari premi. Oggi lo salutiamo per sempre, ricordando la sua grande professionalità nel nostro settore: quello della scrittura.

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