Scandalo bonus INPS, sospesa la senatrice leghista Casolati

La Lega ha sospeso la senatrice piemontese Marzia Casolati: ha chiesto il bonus regionale per imprenditori in difficoltà.

Lo scandalo dei “furbetti del bonus” continua a far parlare di sé. Dopo la sospensione dei senatori Andrea Dara ed Elena Murelli, che hanno percepito il bonus INPS per le partite IVA, la Lega ha sospeso anche la senatrice piemontese Marzia Casolati. La donna infatti ha chiesto e ottenuto il bonus regionale dedicato agli imprenditori che hanno dovuto chiudere la propria attività per colpa della pandemia. Casolati è titolare di una storica gioielleria in Galleria Umberto I a Torino, nei pressi di Porta Palazzo. L’annuncio della sospensione arriva direttamente dal capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, che precisa che la senatrice ha già restituito da tempo il contributo.

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Non solo Casolati: gli altri parlamentari che hanno chiesto il bonus

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La senatrice leghista Marzia Casolati (Facebook)

La senatrice Marzia Casolati non è l’unica ad aver chiesto un bonus durante la pandemia. Oltre ad Andrea Dara ed Elena Murelli, i due senatori leghisti che hanno ottenuto il bonus INPS di 600 euro per le partite IVA, molti altri amministratori locali hanno richiesto i vari indennizzi. Tra questi anche il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, eletto con il Movimento 5 Stelle nel 2019. Il sindaco ha dichiarato di aver devoluto il bonus al Comune, ma le polemiche sono state molte. Anche il sindaco di Treviglio Juri Imeri ha percepito il bonus dedicato ai liberi professionisti. Ci sono anche molti consiglieri regionali tra i percettori del bonus. Tra questi il consigliere lombardo Alex Galizzi, quello emiliano Stefano Bargi e i colleghi veneti Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli. In Veneto le polemiche hanno riguardato anche il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin.

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