Francia, al via il processo per l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo

In Francia inizia il tanto atteso processo per il terribile attentato ai danni della redazione di Charlie Hebdo: cinque anni dopo si apre il fascicolo.

Rimanemmo tutti sconvolti. Per il brutale attacco alla libertà, alla manifestazione di pensiero (anche se in modo satirico), alla voglia di esprimersi contro tutti i divieti imposti da altre forme “dittatoriali”, forse, nascoste dietro la religione. A cinque anni dall’attentato che ha visto la morte dei ragazzi della redazione di Charlie Hebdo, in Francia inizia il tanto atteso e ora arrivato processo. Il tutto, si apprende da fonti francesi, “si svolgerà con rigide misure di sicurezza”. Non solo Charlie Hebdo. Il processo giudiziario coinvolge anche altri due attentati: quello al supermercato Hypercacher e a Montrouge. Gli imputati sono in tutto 14: ben 13 uomini e una donna. Verranno accusati di avere fornito armi e appoggio logistico ai terroristi.

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In Francia al via col processo per gli attentati del 2015: parla il presidente Macron

processo charlie hebdo macron
Emmanuel Macron, presidente della Francia (Getty Images)

Ben 5 anni fa la Francia cadeva e piangeva sotto gli occhi degli attentati sopracitati. Una caduta che però ha lasciato spazio a una lenta e giusta risalita, fino ad oggi: ove si inizierà con un lungo processo: un’operazione che durerà diverse settimane con le udienze che verranno filmate.

Prima dell’inizio del processo si è espresso il presidente della Francia, Emmanuel Macron. Il settimanale Charlie Hebdo, per continuare a farsi sentire e portare avanti la sua causa, ha voluto, nelle ultime ore, ripubblicare la vignetta su Maometto. Macron ha commenta così: “In Francia c’è libertà di blasfemia”. Parole che non lasciano intendere altro che una netta posizione del presidente a favore della libertà d’espressione. Quest’ultimo ha poi aggiunto altre dichiarazioni ricordando ciò che la Francia è chiamata a fare in questo atto: “Ciò che faremo è quello di avere, tutti, un pensiero per le vittime vigliaccamente uccise”

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