Campania, indagato il governatore De Luca: di mezzo i suoi autisti

In Campania si apre un’indagine contro il governatore della regione Vincenzo De Luca: indagato “assieme” ai suoi autisti.

Guai in vista a pochi giorni dalle elezioni regionali. Siamo in Campania e parliamo del governatore (uscente o riconfermato questo lo vedremo tra due settimane) Vincenzo De Luca. Quest’ultimo deve affrontare quella che in gergo possiamo definire una “grana giudiziaria”. Secondo quanto riportato da Repubblica, il politico sarebbe indagato per falso e truffa. L’indagine, oltre a coinvolgere De Luca, “punterebbe il dito” su quattro vigili di Salerno che lo stesso governatore avrebbe fatto assumere come suoi autisti personali, facendoli passare come addetti alla segreteria del presidente. Ovviamente è solo un’indagine e nelle prossime ore, forse, lo stesso presidente della regione partenopea potrebbe pronunciarsi sull’apertura del fascicolo che, ricordiamo a poche settimane dalla elezioni regionali, non dà sogni tranquilli al governatore.

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Indagato De Luca: l’interrogatorio avvenuto durante il lockdown

Quattro componenti. Nessuno di loro indagato, perché il pm sta valutando le posizioni nel modo più dettagliato possibile. I quattro uomini sono stati al fianco di De Luca per tutti i 20 anni in cui è stato sindaco di Salerno. Per questo motivo è arrivato il premio fedeltà: scelti come membri del suo staff nell’area delle relazioni istituzionali. Il problema, però, è il seguente: le competenze non c’erano affatto per prendere tali posizioni. Per l’accusa, infatti, sarebbe stato solo un escamotage per alzare loro gli stipendi.

La difesa. Gli avvocati di De Luca sono pronti a smentire ogni accusa, ritenuta già falsa in partenza. Soprattutto per quanto riguarda il presunto sperpero di denaro pubblico Nel frattempo, però, i magistrati hanno già ascoltato il governatore della Campania. Il tutto si è svolto durante il periodo di lockdown. Fonti legate alla difesa hanno fatto sapere che lo stesso De Luca ha risposto a tutte le domande. La speranza, ovviamente, era quella di veder archiviata la pratica in pochi giorni. Invece, la pesante vicenda (anche se solo un’indagine) è uscita a pochi giorni dal voto delle regionali.

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