Bollettino Covid, Inghilterra e Francia preoccupano: dati in rialzo

Bollettino Covid – Preoccupa la situazione Coronavirus in Inghilterra e in Francia, dove sono anche state chiuse 81 scuole. In Gran Bretagna record di contagi da maggio ma Johnson smentisce secondo lockdown.

Se in Italia oscilla la curva dei nuovi contagi giornalieri, con una tendenza che va dai 1000 ai 1500 casi accertati in più quotidianamente (ma tutto, come sappiamo, dipende dal numero dei tamponi), ben diversa è la situazione in Inghilterra e in Francia. Preoccupano i dati che arrivano dai due Paesi, dove il Covid è tornato a spaventare la popolazione. In particolar modo oltralpe nelle ultime 24 ore sono oltre 9700 i casi di positività emersi dai test anti Covid, con oltre 1200 studenti contagiati in più rispetto alla scorsa settimana. Sul territorio francese sono state chiuse 81 scuole (che corrispondono allo 0,13% degli istituti totali). 46 le vittime registrate nell’ultimo bollettino, che porta il conteggio dei decessi da inizio epidemia a 31.045. In Francia da ieri poi sono in rianimazione altri 49 pazienti.

Come ammesso dallo stesso Macron, nei prossimi mesi il virus continuerà a circolare e bisogna rispettare tutte le norme anti contagio per frenare la diffusione del Covid.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Covid, i dati dell’ultimo bollettino italiano

Covid, non solo Francia: in Inghilterra nuovo lockdown?

boris johnson brexit
Boris Johnson (Getty Images)

Se la Francia piange, l’Inghilterra non ride. Al di là della Manica infatti si rischia un nuovo lockdown, come ha anche anticipato ieri Marco Montemagno attraverso i suoi canali social (il noto comunicatore vive a Brighton). Boris Johnson, comunque, ha ammesso che verrà fatto tutto il necessario pur di evitare un seconda reclusione, che sarebbe decisamente dannosa per l’economia della nazione. Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito si sono registrati oltre 4000 casi (con più di 220 mila tamponi), record di positivi da inizio maggio.

Per quanto riguarda la distribuzione del vaccino, almeno nel nostro Paese, si inizia a parlare di fine novembre come prima data utile per la somministrazione delle prime dosi.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Scuole, casi di Covid a Oristano e Spoleto

Impostazioni privacy