George Floyd, il poliziotto che lo uccise è “salvo”: la decisione

Derek Chauvin il poliziotto che ha ucciso George Floyd è salvo, ha pagato un milione di dollari di cauzione. L’uomo non potrà contattare la famiglia della vittima né usare armi.

George Floyd
Corteo di protesta in Inghilterra (Getty Images)

Il poliziotto che ha ucciso George Floyd lo scorso 25 maggio è libero dietro pagamento della cauzione di circa un milione di dollari. L’uomo era detenuto nel carcere di massima sicurezza di Oak Park Heights, in Minnesota dal 31 maggio. Derek Chauvin era stato accusato di omicidio di secondo e di terzo grado. L’uomo ha ucciso l’afroamericano tenendo il ginocchio sul collo fino a fargli mancare il respiro, morirà sul marciapiede pregando di poter respirare.

La vicenda dell’omicidio di Floyd ha sconvolto tutto il mondo e ha scatenato la rabbia di tutta la comunità nera americana. Da quel giorno sono migliaia le persone che scendono in piazza ogni giorni per protestare contro gli abusi della polizia nei confronti della popolazione afroamericana. Oggi, però, è arrivata la notizia della scarcerazione dell’ex agente Derek Chauvin dietro pagamento di un milione di dollari. L’uomo non potrà vedere o avere contatti con la famiglia di Floyd e non potrà lavorare nelle forze dell’ordine. Il processo è fissato a marzo dell’anno prossimo.

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La cauzione libera l’ex agente che uccise Geroge Floyd

george floyd
Proteste Black Lives Matter (Getty Images)

George Floyd, ucciso lo scorso maggio, non ha ancora trovato la sua pace. L’ex agente accusato di omicidio è libero, mentre la sua famiglia e tutta la comunità nera continua a lottare per la sua giustizia. Mentre gli altri ex poliziotti Tou Thao, Alexander Kueng e Thomas Lane dovranno rispondere di favoreggiamento di omicidio colposo e involontario di secondo grado.

L’omicidio dell’afroamericano ha mobilitato tantissimi americani che si sono uniti nel movimento di protesta contro la brutalità della polizia degli Stati Uniti.  “I can’t breathe” è la frase che Floyd ha pronunciato circa 20 volte all’agente che lo teneva fermo con il ginocchio sul collo. Al “grido” di aiuto, il poliziotto gli avrebbe risposto di non urlare “ci vuole tanto ossigeno per parlare” gli ha detto come confermano i filmati della “body camera”

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