Matrimoni e Covid: le novità sulle feste nell’ultimo DPCM

L’aumento dei casi di Covid spingerà il governo ad approvare, nei prossimi giorni, un nuovo DPCM: stretta su feste e matrimoni.

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Getty Images)

I contagi da coronavirus sono di nuovo in crescita, con numeri preoccupanti di nuovi casi soprattutto in alcune regioni. Per questo motivo il governo guidato da Giuseppe Conte potrebbe decidere di approvare un nuovo DPCM per cercare di frenare i contagi.

Le proposte sul tavolo del Presidente del Consiglio sono molte. Una delle più probabili è il limite di persone per organizzare feste e ricevimenti in luoghi pubblici, per evitare la formazione di assembramenti. Per i party privati si parla di un limite massimo di 10 persone, ma i numeri potrebbero cambiare. Il limite varrà anche per i matrimoni, anche se in questo caso non è ancora chiaro quanti saranno gli invitati massimi.

Polemica anche sulle multe per chi non indossa la mascherina: il governo vorrebbe alzarle, mentre gli enti locali chiedono multe certe ma di importo più basso. Infine arrivano nuove raccomandazioni, per le aziende che possono, a mettere i propri dipendenti in smart working.

Nuovo DPCM, parla la sottosegretaria Zampa: “Rischio sui mezzi pubblici”

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La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa (Wikimedia Commons)

Anche la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, intervistata dalla Stampa, ha parlato del possibile nuovo DPCM per contrastare i contagi da coronavirus.  Secondo la sottosegretaria infatti le Regioni dovrebbero avere un maggiore dialogo con il governo e con il Comitato Tecnico Scientifico.

Le critiche maggiori della ex deputata PD vanno verso l’allentamento delle misure di distanziamento sui mezzi pubblici. Aumentare la capienza all’80% del massimo disponibile, secondo la Zampa, è stato un rischio troppo grosso. Per rimediare le opzioni sono due: o rendere obbligatori i guanti monouso per salire sul bus, o ridurre nuovamente la capienza massima al 50%.

La donna prende la parola anche sulla questione stadi, affermando che non trova saggio aumentare il numero di spettatori ammessi. Il problema infatti non è dentro lo stadio, ma negli spazi comuni all’ingresso e all’uscita. Anche sui matrimoni la sua posizione è chiara: il numero di invitati molto probabilmente andrà ridotto.

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