Covid-19, boom in Campania fa tremare il Lazio

Covid-19, in Campania situazione allarmante ed il Lazio trema: cosa accade? L’indice Rt vicino ai livelli di guardia

Nicola Zingaretti, governatore Lazio
Nicola Zingaretti, governatore Lazio (Getty Images)

La situazione della seconda ondata del Covid-19 in Italia preoccupa non poco, con la Campania sotto la luce dei riflettori da parte del governo. Nella Regione, infatti, solo ieri vi sono stati oltre 700 contagiati – quasi 450 solo a Napoli e provincia – a fronte di poco meno di 10mila tamponi.

Un numero elevatissimo, che porta la Regione a percentuali davvero alte, del 9,5%. E’ una situazione che allarma i vertici nazionali ma anche regionali; il governatore Vincenzo De Luca ieri era a Roma per incontrare il ministro della Salute Speranza. Il Presidente della Regione ha già adottato misure restrittive da circa due settimane ma non sono esclusi altri provvedimenti.

Allerta alta, quindi, per i numeri elevati in Regione, per una situazione che fa tremare il Lazio. Sono infatti almeno 10mila i cittadini campani che ogni giorno varcano il confine per andare a lavorare a Roma e dintorni ma anche nel frusinate e nel basso Lazio.

Ecco perché la situazione sarà monitorata con grande attenzione fino al prossimo 15 ottobre, quando scadranno i termini dell’attuale Dpcm in vigore. L’incremento del 21% di positivi in un giorno e sempre più ricoverati, infatti, quasi impone il governo a valutare ogni tipo di misura.

Covid-19, arriva un nuovo lockdown?

Negozi chiusi
Negozi chiusi (Getty mages)

L’indice Rt, l’incide di trasmissione cioè, è l’indicatore su cui il governo fa affidamento nei prossimi giorni; il livello da non superare è l’1,5 come indicato dal Cts ed in questi giorni siamo tra l’1,3 e l’1,4. In caso di “sforamento” sarebbero quasi obbligatorie nuove restrizioni.

Il lockdown, peraltro non escluso dal ministro Boccia, è l’ultima soluzione, anche perché la più drastica, come abbiamo potuto vedere nella scorsa primavera. L’obiettivo è però evitare di raggiungere i numeri di Francia, Spagna, ma anche Regno Unito e Belgio.

lockdown
lockdown (Getty Images)

Ecco perché si potrebbe partire con una restrizione soft, imponendo la chiusura anticipata di locali – peraltro già in vigore in Campania – fino ai divieti di assembramento davanti ai locali e nelle piazze. Il passo successivo sarebbe la chiusura degli esercizi commerciali, ad iniziare da palestre, piscine e sale da ballo ma anche teatri e cinema fino alla serrata per bar e ristoranti.

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