Si tocca in diretta davanti a tutti: giornalista nei guai

Un giornalista del New Yorker è stato sospeso dal suo incarico per aver incautamente concluso una riunione su Zoom in un modo decisamente non ortodosso. Si tocca al pc, ma la telecamera è accesa.

In epoca di Covid e di smartworking può succedere anche questo. Un giornalista statunitense, che scriveva nelle pagine del New Yorker, è stato sospeso per un fatto a dir poco imbarazzante. Praticamente in tutte le parti del mondo è stato attivato lo smartworking, o forse meglio dire l’home working. Chiunque sia in grado ora, invece di recarsi nel proprio ufficio, lavora da casa, con la sola necessità di possedere una connessione internet e un pc.

E Jeffrey Tobin, proprio da casa, di fatto è riuscito a perdere il lavoro. E quello che è successo è a dir poco assurdo. Conclusa una riunione su Zoom con altri suoi colleghi il giornalista credendo, erroneamente, di aver disattivato la telecamera ha voluto concedersi qualche attimo per sé stesso. Peccato per lui però che i colleghi lo stavano ancora vedendo. Quello che è successo, di fatto, è diventato virale facendo il giro del mondo.

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Giornalista si tocca al pc: sospeso dalla redazione

Jeffrey Tobin era convinto di aver disattivato la telecamera dopo aver concluso la sua riunione con i colleghi, quindi ha deciso di “rilassarsi” a suo modo dopo la chiacchierata di lavoro. Il giornalista ha iniziato a masturbarsi al pc, ignaro che fosse ancora in collegamento live con audio e video attivato. Il fatto è avvenuto la scorsa settimana e sono già arrivate le scuse del diretto interessato: “Ho commesso un errore imbarazzante e stupido, credendo che la telecamera non fosse attivata. Chiedo scusa a mia moglie, alla mia famiglia, agli amici e ai colleghi“.

zoom app
(Getty Images)

Peccato per lui però che le scuse non gli siano servite a molto. Il New Yorker infatti ha informato tutti i dipendenti che il giornalista è stato momentaneamente sospeso e ora, ufficialmente, sarebbe in ferie. Jeffrey da quel momento non ha più parlato con la stampa, chiudendosi nel silenzio per cercare di smaltire la vergogna.

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