Nelle ultime ore è venuto a mancare uno storico reporter della Rai. Pino Scaccia aveva 74 anni ed è morto in seguito a complicazioni dovute al Covid-19.
Nelle ultime ore è morto uno storico inviato della Rai a causa del Coronavirus. Si tratta di Pino Scaccia, 74 anni, ex capo redattore dei servizi speciali del Tg1. Il giornalista vanta una carriera eccezionale, a documentato in prima persona alcuni degli eventi più importanti della nostra storia come la prima Guerra del Golfo, il conflitto serbo croato, la disgregazione dell’ex Unione Sovietica e dell’ex Jugoslavia.
Si è anche occupato di eventi di cronaca seguendo principalmente casi di mafia, sequestri di persona e terrorismo, insomma non esattamente un reporter da cronaca rosa. E’ un momento davvero difficile per la Rai che ha dovuto dire addio ad un eccezionale uomo e giornalista.
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L’ultimo addio a Pino Scaccia, storico inviato della Rai
Il famoso inviato della Rai è venuto a mancare in seguito a delle complicazioni dovute al Coronavirus. Scaccia era ricoverato al San Camillo di Roma dove si è spento in queste ore. Il figlio Gabriele ha annunciato la scomparsa del padre e ha dichiarato di essere sconvolto come tutta la comunità di Ostia in cui risiedeva Pino.
Il direttivo Usigrai ha voluto personalmente comunicare la propria vicinanza alla famiglia, ai familiari e agli amici di Scaccia in questo momento così difficile. Nella nota si legge che l’inviato viene definito un giornalista “di razza” senza uguali che ha incarnato a pieno i valori del Servizio Pubblico durante la sua attività. Pino Scoccia, inoltre, prima di dedicarsi completamente alla sua vita da scrittore, producendo 15 libri, e blogger, aveva intrapreso anche un altro percorso. Infatti, il reporter, è stato anche insegnante universitario del master di giornalismo radiotelevisivo all’Università Lumsa di Roma.
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