Gigi Proietti, l’appello dei colleghi: “Dedichiamogli il teatro”

Numerosi gli appelli da tutto il mondo dello spettacolo italiano. Da Carlo Verdone a Maurizio Costanzo: “Dedichiamo a Gigi Proietti il teatro Brancaccio”

Gigi Proietti
Gigi Proietti (Gettyimages)

Con la sua scomparsa, Gigi Proietti ha lasciato un grande vuoto nel cuore di tutti gli italiani e di tutto il mondo dello spettacolo. Moltissimi artisti provenienti dalla scuola di teatro romana, vicini a Gigi, dopo la notizia della morte del collega, si stanno mobilitando per rendergli omaggio per l’ultima volta. Un atto di amore e riconoscenza da parte di tutto il palcoscenico teatrale e artistico italiano e romano.

L’idea, sarebbe quella di dedicare il famoso teatro Brancaccio di Roma al maestro. Tantissimi i messaggi, da Alessandro Gassman a Pippo Baudo, da Carlo Verdone a Maurizio Costanzo, passando per l’amico di una vita Enrico Montesano. Tutti d’accordo che un bel modo per onorare la scomparsa dell’amico, sarebbe quello di dedicargli quel teatro che l’ha visto nascere come artista, fin dagli anni ’70, al quale Gigi era legatissimo.

Gigi Proietti, la dedica: “Teatro Brancaccio venga intitolato a lui”

Gigi Proietti
Gigi Proietti (Gettyimages)

Un pezzo di storia moderna di Roma, in pieno centro storico, a due passi da Piazza di Spagna. Il teatro Brancaccio racchiude nella sua storia recente l’essenza della carriera di Gigi Proietti. Ne fu direttore artistico dal 1978 al 2007, lì mosse i primi passi, da appassionato di recitazione appena trentenne. Proietti, sempre legatissimo alla tecnica di recitazione, creò un laboratorio di esercitazioni sceniche, dal quale vennero fuori artisti del calibro di Flavio Insinnia, Rodolfo Laganà, Cirilli e molti altri.

Il teatro Brancaccio non rappresenta solamente l’inizio della carriera di Proietti, ma anche un pezzo fondamentale della storia del 900 di tutta Roma. Su quel palcoscenico si sono esibiti artisti di ogni genere, da Fabrizio De Andrè a Jimi Hendrix, da Totò a Giuseppe Di Stefano. Poi nel 1978, dopo un periodo di decadenza, la restaurazione e la ripartenza, proprio con Gigi Proietti al timone. Un gesto simbolico ma molto importante, per ricordare in eterno un maestro del teatro italiano.

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