L’Italia si divide in zone di rischio: lockdown mirati di Regione in Regione, questo sarebbe il nuovo provvedimento che vuole emanare in giornata Roberto Speranza.

Il nuovo piano del Governo sarebbe quello di dividere l’Italia in tre zone di rischio e istituire in base a queste dei lockdown mirati di Regione in Regione. Per evitare una chiusura totale come a marzo e aprile, si provvederà a chiudere quindi soltanto le Regioni più colpite dall’aumento dei contagi. Roberto Speranza è determinato a emanare il provvedimento in questi giorni, i primi lockdown interesseranno la Lombardia, il Piemonte e quasi sicuramente la Calabria.
Le nuove restrizioni introdotte dal dpcm prevedono il coprifuoco alle 21 e una divisione dell’Italia in tre zone di rischio: rossa, arancione e gialla. In base a queste zone verranno poi emanate restrizioni più rigide. Queste nuove misure verranno adottate per evitare di chiudere per la seconda volta l’intero paese.
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L’Italia si divide ancora, misure più restrittive nelle zone di rischio

L’Italia si divide per voler del Governo che vuole assolutamente evitare un secondo lockdown totale. Una chiusura che potrebbe far collassare completamente l’economia. Anche se l’Ordine dei Medici non è molto d’accordo con questa decisione e chiede a gran voce la chiusura del paese. Il sindaco di Milano ha già risposto negativamente a questa proposta. Il Governo ha quindi deciso di dividere il nostro paese in zone di rischio in base alle quali verranno applicate misure diverse.
Le zone sono tre: rossa, arancione e gialla, a seconda dei livelli di contagi di una Regione. Sarà ovviamente vietato lo spostamento tra le Regioni più a rischio, chiusi i musei e confermata la didattica a distanza. La zona rossa interesserebbe l’area della Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Bolzano, Calabria, Puglia, Sicilia. In queste aree torna l’autocertificazione e chiusura totale della regione, vietati gli spostamenti anche tra provincie. La zona arancione interesserebbe invece la Liguria, Emilia-Romagna- Friuli, Veneto, Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Marche Campania. Qui si limita lo spostamento tra le provincie, si estende lo smart-working e ci sarà la chiusura anticipata, ma non totale, delle attività. Infine abbiamo la zona gialla che interessa la Sardegna, Molise e Basilicata-