Si aggravano le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che non sarà in aula per il processo. Lo spiega il suo legale Francesco Cecconi
Non si è ancora ripreso del tutto Silvio Berlusconi. Il presidente di Forza Italia, dopo essere stato contagiato a settembre e guarito poche settimane dopo, torna a far preoccupare per le sue condizioni di salute. Il cavaliere, come spiega il suo avvocato Francesco Cecconi, avrebbe avuto delle ricadute di natura cardiaca. Dopo l’intervento del 2016 a cuore aperto infatti, le condizioni di Berlusconi faticano a stabilizzarsi. Adesso, complice un’estrema attività dell’ultimo periodo (sconsigliata), c’è stato un peggioramento.
I medici, come ha fatto sapere Cecconi, hanno consigliato all’ex presidente del consiglio riposo assoluto e di non muoversi o spostarsi per nessuna ragione. Proprio per tali motivazioni, i legali di Berlusconi hanno fatto sapere che il presidente non sarà presente in aula per il processo Ruby ter.
Berlusconi assente al processo: nessuna richiesta di legittimo impedimento
Nonostante le sue condizioni di salute stiano peggiorando, l’avvocato Francesco Cecconi (d’accordo con Berlusconi) non ha intenzione di avanzare richiesta di legittimo impedimento. Un gesto dovuto ai già numerosi posticipi, causa covid, sia per la positività del presidente di Forza Italia, che per altre persone coinvolte nell’udienza. Il legale dell’ex primo ministro ha dunque prodotto dei documenti medici, per giustificare l’assenza del suo assistito al processo Ruby ter, che dovrà quindi rimanere a casa al riposo. Le motivazioni riguardano soprattutto una fibrillazione atriale, accusata negli scorsi giorni da Berlusconi.
Di recente infatti il cavaliere era stato costretto a rifiutare all’ultimo minuto la partecipazione come ospite a Porta a Porta, spiegando alla Rai le medesime motivazioni. Continua dunque il calvario del leader di Forza Italia, che dopo essere guarito dal covid e aver mostrato segnali di ripresa, sarà costretto a un altro periodo di convalescenza.
