Il Covid-19 non lascia in pace l’Italia e tutto il Mondo. Il virus non può permettere all’intero Paese di perdere di vista i numeri della pandemia: ecco quanto emerge dal monitoraggio settimanale
La seconda ondata ha messo a dura prova l’intero Paese. Dopo un’estate in cui molti hanno abbassato la guardia, l’autunno ha costretto tutti noi a restrizioni, lockdown regionali e chiusure imponenti che hanno messo a dura prova l’intero sistema sanitario e economia. Come ogni venerdì sono arrivate anche quest’oggi notizie molto importanti dal sistema di monitoraggio del Ministero della Salute-Iss.
Secondo quanto emerge, da un lato si può notare una lieve diminuzione dei pazienti ospedalizzati, ma dall’altro non può essere assolutamente abbassata la guardia. Si sottolinea, infatti, come l’impatto sul sistema sanitario sia ancora molto importante e che proprio in questa fase un drastico cambiamento dei comportamenti porterebbe a una nuova inversione della curva in senso negativo. Un pericolo che né il Governo, né le autorità regionali possono permettersi di correre. Il sistema di monitoraggio ha inoltre messo in luce, anche in questo caso, situazioni molto diverse regione per regione. Scopriamo di seguito tutte le ultime novità e cosa ci aspetta nelle prossime settimane.
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Covid in Italia, come cambia il quadro nelle regioni
Il sistema di monitoraggio mostra in questa settimana un quadro nazionale molto differente. Ora sono cinque le zone considerate ad alto rischio: si tratta di Emilia Romagna, Puglia, Sardegna, Veneto e provincia autonoma di Trento. Allo stesso tempo, alcuni territori possono tirare un primo sospiro di sollievo dopo le ingenti chiusure delle ultime settimane. Da domenica, infatti, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte passeranno in zona gialla. Particolare il caso dell’Abruzzo di cui tanto si sta discutendo negli ultimi giorni: alla fine quest’ultima regione dovrebbe essere in zona arancione a partire da domenica.
