Spostamento tra i comuni, il popolare virologo mette in guardia tutti

Andrea Crisanti contro lo spostamento tra i comuni durante le festività natalizie, secondo il popolare virologo è un grosso errore.

spostamento comuni
Covi, misurazione temperatura (fonte GettyImages)

Il decreto che regolava le festività natalizie 2021, prevedeva il divieto di spostamento tra i comuni nei giorni del 25, 26 e il giorno di Capodanno. Un divieto reso necessario per gestire i flussi di persone che si sposteranno per poter celebrare il Natale insieme, ma quest’anno non possiamo fare cenoni da 30 persone tradizione tipica del sud Italia. Nonostante il decreto fosse stato già emanato, pare che il premier Giuseppe Conte abbia fatto marcia indietro rendendosi conto di non avere più l’appoggio della maggioranza.

Nonostante il decreto non abbia bisogno del voto in Aula, Conte ha ceduto alle pressione di alcuni partito come Italia Viva, il Pd, e ieri anche Luigi Di Maio. Questi si sono detti contrari ad un decreto che, secondo loro, penalizza i piccoli comuni durante il periodo delle festività. Conte quindi si avvia a modificare il decreto abolendo il divieto di spostamento tra comuni. A riguardo ne ha parlato il popolare virologo, Andrea Crisanti, che si è detto espressamente contrario a questo passo indietro.

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Conte fa un passo indietro e cede alle pressioni di Italia Viva e Pd

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (getty images)

Andrea Crisanti è intervenuto a Un giorno da Pecora, su Rai Radio1, e ha espresso il suo dissenso rispetto all’imminente modifica del dpcm che regolava le festività natalizie. Secondo il virologo dell’Università di Padova tutto il decreto è stato pensato male, ci sono infatti alcuni comuni che sono molto piccoli e attaccati. La distanza è minima. Ma soprattutto non si spiega che differenza possano fare due giorni quando in realtà tutti si stanno muovendo e chiunque fa come gli pare.

Un cambio di rotta che ha fatto pensare molti, il virologo non è d’accordo con l’abolizione del divieto soprattutto perché era stato già emanato e proprio per questo doveva rimanere valido. In queste situazioni bisogna essere coerenti e decisi. Non si può gestire un pandemia senza avere disposizioni chiare. Altrimenti ci troviamo di fronte a quello che già sta succedendo, ognuno detta le proprie leggi. 

 

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