L’ex inviato di Striscia La Notizia, Mingo, è stato condannato ad un anno e due mesi per truffa. Aveva creato dei servizi falsi spacciandoli per veri.
Il tribunale di Bari ha condannato l’ex inviato di Striscia La Notizia ad un anno e due mesi di reclusione per reati di truffa e falso e diffamazione. Domenico De Pasquale, detto Mingo, avrebbe prodotto servizi falsi dal 2012 al 2013 spacciandoli per veri ai danni del noto tg storico di Antonio Ricci. In questa vicenda è coinvolta anche la moglie del giornalista, Corinna Martino amministratore unico della Mec Produzioni srl di cui il marito era socio.
L’accusa per Mingo è di aver truffato Mediaset, producendo dei servizi falsi e facendosi rimborsare i costi non dovuti di alcuni attori e figuranti. Per la moglie l’accusa è di aver denunciato lo smarrimento della patente e delle carte di credito, che furono utilizzate per noleggiare auto che sarebbe comparsa in uno dei servizi falsi. Secondo le indagini tutti questi servizi sarebbe stati fatti all’insaputa di Fabio De Nunzio, l’inviato che all’epoca era in coppia con Mingo.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>> Antonio Ricci ricoverato: il papà di Striscia la Notizia in pericolo
Mingo, l’ex inviato di Striscia La Notizia, responsabile di quattro truffe
Domenico De Pasquale, ovvero #Mingo, condannato a 1 anno e due mesi: l’ex inviato di #striscialanotizia avrebbe prodotto falsi servizi mandati in onda tra il 2012 e il 2013 https://t.co/YJDIqDfarN pic.twitter.com/Ti3QzTco0S
— Quotidiano Libero (@Libero_official) December 14, 2020
Mingo, ex inviato di Striscia, è stato condannato ad un anno e due mesi per truffa insieme alla moglie Corinna Martino. I due sono responsabili di quattro truffe ai danni della Mediaset. All’epoca dei servizi, tra il 2012 e il 2013, Domenico De Pasquale era in coppia con Fabio De Nunzio che però è risultato estraneo ai fatti. E’ stata disposta l’assoluzione per la presunta truffa rispetto agli altri servizi, mentre la simulazione di reato risulta prescritta.
E’ stato disposto un risarcimento dei danni a favore delle parti civili: Antonio Ricci, Massimo Dimunno, Massimo Greggio e altri. I coniugi dovranno versare ad Anotnio Ricci e Beccati 5.000 euro mentre 1.000 euro saranno versati alle altre parti civili.
