Allusioni piccanti e provocazioni: lo spot che ha fatto discutere l’Italia

Lo spot pubblicitario diretto da Ozpetek ritorna a far discutere. Le allusioni e le provocazioni hanno suscitato una bufera mediatica.

allusioni spot
Spot pubblicitario (Fonte YouTube)

Nelle ultime ore, una delle pagine più seguite sui vari social, Trash Italiano, ha pubblicato un vecchio spot del brand D’Amico, ideato da Ozpetek. Il video, in realtà, risale al 2017 quando il regista iniziò una collaborazione che prevedeva una serie di mini video da 15 secondi. Il tema principale è una cena tra amici a base di prodotti targati ovviamente D’Amico, ovvero una serie di portare di verdure sott’olio.

Lo spot ha fatto discutere tutta l’Italia, alle allusioni e provocazioni si aggiunge anche un nuovo elemento di criticità. Ovvero il periodo storico. Ci troviamo ad affrontare una pandemia globale e molti utenti hanno trovato irrispettoso che venga trasmesso un video in cui molte persone condividono la cena.

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E’ innegabile che lo spot sia ricco di allusioni e provocazioni a doppio senso. Non solo è palese dalle reazioni e della espressioni dei protagonisti del video. Hanno voluto anche aggiungere dei sottotitoli in caso non fosse abbastanza chiaro a cosa si stesse facendo riferimento. Si tratta di un tipo di pubblicità che tocca dei temi abbastanza delicati e di difficile argomentazione.

Infatti, quanto inquadrano il ragazzo che sghignazza sullo schermo appare la scritta divertito dalla melanzana. Solitamente questo ortaggio fa riferimento ai genitali maschili, dunque pare ci sia una sottile forma di omofobia. Mentre, la donna che mangia la zucchina è descritta come incantata. Anche questo ortaggio ha lo stesso riferimento della melanzana, proprio per questo è chiaro il riferimento soprattutto grazie alla combinazione di sottotitoli ed espressione visiva della protagonista.

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