E’ uno dei reality che più ha coinvolto i telespettatori, il Collegio. Tante sono le domande in merito al programma, adesso gli autori rispondono.
Si tratta di un vero e proprio fenomeno mediatico, il Collegio, è un reality show che ha completamente stravolto lo scenario già esistente dei reality. Il programma prevede la partecipazione di un gruppo di ragazzi he devono sottostare alle ferree regole dell’istituto che ogni anno è ambientato in una epoca storica diversa. A seconda dell’anno in cui viene contestualizzato il reality, gli studenti devono studiare determinate materie.
Dato l’enorme successo del programma televisivo e la tantissima curiosità in merito al dietro le quinte, il capoprogetto Luca Busso ha risposto ad alcune domande. Sono stati trattati diversi argomenti, come la selezione del cast, la veridicità dei ragazzi che partecipano, un futuro Collegio 6 e tantissimo altro. In merito ad una sesta edizione del programma, il capoprogetto sostiene di non poter garantire l’ufficialità, ma dato il successo, molto probabilmente si farà.
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Il capo progetto, Luca Busso, rivela alcune indiscrezioni su Il Collegio
Durante una lunga intervista, Luca Busso, capoprogetto del reality show, ha rivelato tantissimi dettagli e indiscrezioni che accadono dietro le quinte. Inizialmente, come prima operazione, tutti i membri che si occupano del progetto decidono l’anno di ambientazione e tutto ciò che esso comporta. Contemporaneamente avviene la fase di casting, ovvero di selezione dei ragazzi. Busso ha dichiarato che ogni anno da un solo consiglio a tutti coloro che partecipano al programma “è come giocare a guardie e ladri” ha affermato, “non è detto che il Collegio abbia ragione e voi torto, se c’è qualcosa che non vi va ditelo”.
Ovviamente è impossibile tenere sotto controllo degli adolescenti, infatti, il capoprogetto a confessato che molto spesso si tratta di una partita di sacchi e il tutto è molto imprevedibile. La scelta del casting è molto importante perché sono la variabile principale su cui si basa il successo o meno del programma. Durante questa fase, “bisogna essere attenti a chi ha qualcosa da raccontare e voglia di mettersi in gioco”. Infine, per quanto riguarda coloro ce decidono di entrare con un copione già scritto, Busso ha detto chiaramente che “chi fa più calcoli peggio fa, per un mese non reggi un’immagine costruita”.
