Andrea De Felice, noto chef di Pordenone, durante la notte di Natale tra il 24 e il 25 ha accusato uno strano malore ed muore a casa dei genitori.
Un Natale da dimenticare quello della famiglia dello chef Andrea De Felice che ha perso la vita durante la notte tra il 24 e il 25 dicembre. Lo chef era a cena dai genitori, insieme alla compagna e alla sua bambina di 6 mesi, quando ha accusato un malore ed è andato a dormire. Poco dopo i genitori sono andati a controllare il ragazzo e si sono accorti che non respirava più. I soccorsi sono subito stati avvertiti, ma a nulla sono servite le manovre di rianimazione.
Andrea De Felice lascia i genitori, la compagna e una bimba piccolissima. Il suo lavoro l’aveva portato in giro per il mondo, aveva lavorato per molti anni a Londra e dopo essersi fidanzato aveva deciso di ritornare in Italia. Lavorava in un’osteria a Pordenone, Vecia osteria del Moro. La notizia ha fatto subito il giro di Facebook, in poche ora arrivano tantissimi messaggi di addio e di stupore.
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Andre De Felice muore a Natale, gli amici organizzano una colletta
La notizia della morte del noto chef Andrea De Felice ha fatto il giro di Facebook in poche ore, gli amici hanno organizzato una colletta per supportare la famiglia in questo momento. Lo chef dopo aver fatto il giro del mondo era ritornato in Italia, dove viveva con la compagna e la bambina di pochi mesi. Una notizia che ha scosso tutta la sua città, Pordenone, nella notte di Natale.
Su Facebook sono arrivati molti messaggi di cordoglio e di addio per il ragazzo, che aveva soltanto 31 anni. In seguito ad uno strano malore, a casa dei genitori, era andato a riposarsi. A trovare il ragazzo senza vita sono stati proprio i suoi genitori, che erano andati a controllare il ragazzo. Non sono serviti a niente i soccorsi, che non hanno potuto fare niente se non dichiararne il decesso. Secondo le prime notizie ufficiali, alla base del malore ci sarebbe un infarto.
Leandro Luppi, stella Michelin, ha voluto dedicare un pensiero ad Andrea “una morte assurda senza motivo , è immorale che un ragazzo di 30 anni muoia cosi.” Ha poi continuato ricordando un episodio della sua vita privata “lo so può sembrare strano, ma ho sempre dato un nome alle mie stelle Michelin, cosi, è sempre stato il mio modo di onorare quelli, che per vari motivi , hanno segnato la mia vita“. Luppi ha sentito la necessità di esprimere il suo dolore “è’ sempre stata una cosa privata, ma oggi ho sentito il bisogno di raccontarlo”
