Speranza chiaro: “Coprifuoco anche dopo il 6 gennaio”. Novità sul vaccino

Roberto Speranza torna a parlare della difficile situazione in Italia, legata alla pandemia da Covid-19. Il ministro si sbilancia sulle misure che saranno adottate anche dopo l’Epifania. Occhio al vaccino

Speranza (getty images)
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L’Italia non può permettersi di abbassare la guardia contro il Covid-19. I numeri si sono stabilizzati e in alcune regioni abbassati nelle scorse settimane, ma in altri territori del Bel Paese la situazione resta ancora particolarmente preoccupante. L’avvento del vaccino, che verrà riservato in un primo momento solo a operatori sanitari e soggetti a rischio, non deve portare un libera tutti generale, ma ulteriore accortezza. Una terza ondata nel pieno dell’ingente campagna di vaccinazione che verrò messa in campo nei prossimi mesi sarebbe un problema non indifferente.

Il Governo ha istituito un decreto specifico in vista delle feste natalizie e del Capodanno, ma anche dopo il 6 gennaio non ci sarà una riapertura totale. Verrà, infatti, ristabilito il sistema di zone rosse, arancioni e gialle già adoperato nelle scorse settimane e che ha dato buoni risultati, secondo quanto dichiarato spesso da Conte e dal suo Esecutivo. Ne ha parlato Roberto Speranza, ministro della Salute, ai microfoni del ‘Corriere della Sera’. Scopriamo di seguito le sue dichiarazioni.

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Roberto Speranza tra scuola, vaccino e restrizioni: guardia alta contro il Covid

Speranza (getty images)
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Il ministro si sofferma sulle misure che ci attendono nelle prossime settimane: Possiamo solo attuare le misure restrittive fino a che i vaccini non avranno un alto impatto epidemiologico sulla popolazione. L’indice Rt dà segni di ripresa, ma dopo la Befana dovremo ripristinare il modello delle fasce di rischio. Verrà confermata la misura di base, costituita dalle zone gialle. Ristoranti e bar resteranno dunque chiusi dopo le 18. Stop anche a piscine, palestre, cinema, teatri, stadi. Siamo ancora dentro la seconda ondata”. Il ministro si sofferma sul caso di Londra e sulla scuola: “La capitale inglese ha dovuto adottare delle misure particolarmente dure e anche noi abbiamo ancora troppi casi e morti. Ora il nostro obiettivo è il ritorno a scuola: resta la nostra priorità“.

Il ministro si sofferma anche sul vaccino: “Spero che il 6 gennaio l’Ema approvi anche quello di Moderna per 1,3 milioni di dosi. Se dovesse arrivare anche l’approvazione ad AstraZeneca possono arrivarne molte altre, ma da Ema non arrivano ancora certezze. Questa situazione ridurrà certamente il numero delle disponibilità a breve. Questa è la verità”.

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