Peter Gomez, il Covid colpisce ancora: grave lutto per il direttore del ‘Fatto’

Grave lutto per Peter Gomez, il covid si è portato via il padre Filippo Gomez Homen. Era ricoverato in ospedale per complicazioni dovute al coronavirus.

peter gomez lutto
Peter Gomez, co-fondatore “Il Fatto” (screenshot Instagram)

Il 2021 non è iniziato benissimo per Peter Gomez, co-fondatore de Il Fatto Quotidiano, che ha da poco perso il padre a causa del coronavirus. E’ stato lui a darne il triste annuncio tramite un post su Twitter, soltanto due mesi fa il giornalista aveva perso anche la mamma Fabricia Fosasti. Il padre di Peter Gomez, Filippo Gomez Homen era ricoverato in ospedale a causa di complicazioni dovute al coronavirus che in soltanto due giorni si è portato via l’uomo.

Filippo Gomez era un pittore, manager e abile giocatore di golf. Aveva 85 anni e ha lasciato un vuoto incolmabile nelle vite dei suoi figli Peter e la sorella Francesca che hanno subito due grandi perdite nel giro di pochissimi mesi. Filippo aveva rivestito ruoli importanti anche in America e si cimentava sempre in nuove avventure ed attività. La morte del padre di Peter ci insegna come questo virus sia imprevedibile e cambi continuamente.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>> Lutto nel mondo del giornalismo: se l’è portata via il Covid

L’annuncio di Peter Gomez su Twitter: “lascia un vuoto incolmabile”- Tweet

Dopo l’annuncio su Twitter sono arrivati tantissimi messaggi di cordoglio e di supporto per il direttore e co-fondatore de Il Fatto Quotidiano. I colleghi del giornale e lo staff si sono stretti in un abbraccio virtuale, in un momento difficile ma soprattutto inatteso per Gomez. Soltanto due mesi fa la mamma Frabricia Fossati li aveva lasciati, ed oggi la notizia della morte del padre li ha spiazzati.

Un’altra morte da coronavirus, l’anno per Peter Gomez non è iniziato nel migliore dei modi. In due giorni il covid-19 si è portato via il padre e  ha lasciato lui e la sorella Francesca con un vuoto davvero incolmabile. Un virus in continua mutazione, che non ci da il tempo di adattarci e di capirlo fino in fondo. L’unica nostra speranza e arma è il vaccino che dal 27 dicembre è arrivato in tutti i paesi europei.

Impostazioni privacy