Covid, Ilaria Capua rivela: “Ecco quando finirà la pandemia”

In Italia ci apprestiamo, secondo le analisi degli esperti, ad affrontare la terza ondata della pandemia Covid. In Inghilterra è record di contagi per la variante inglese. Ilaria Capua rivela: ecco quando finirà tutto.

ilaria capua covid di martedì giovanni floris
Ilaria Capua a DiMartedì: (Twitter)

La campagna di vaccinazione è iniziata da poco più di due settimane, si viaggia (nel nostro Paese) verso il milione di dosi somministrate e in arrivo ci sono anche quelle di Moderna. La battaglia al Covid prosegue e la vittoria si preannuncia ancora lontana dall’essere raggiunta. Il Governo studia con le regioni le nuove norme che saranno applicate al termine dell’attuale Dpcm, in scadenza il prossimo 15 di gennaio, e l’Italia si prepara (stando alle parole di numerosi esperti) ad affrontare la terza ondata della pandemia. I proprietari di palestre, ristoranti, bar e non solo attendono con ansia il nuovo decreto, con la consapevolezza però che i prossimi mesi saranno difficili e incerti.

Con il Covid dovremo battagliare ancora a lungo, stando almeno a quanto dichiarano vari esperti in materia. Ultima voce ad aggiungersi a questo “coro” quello della virologa Ilaria Capua che, a proposito, ha dichiarato: “Mi dispiace ma non credo che prima del 2023 ci possa essere un liberi tutti“, le sue parole a Di Martedì su La7.

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Covid, la fine è lontana. Ora giovani più colpiti?

Covid infermieri
Infermieri al lavoro (Getty Images)

La Capua ha tracciato una sorta di timeline di quello che potrebbe accadere da qui ai prossimi mesi. “Credo che per tutto il 2021 potremo continuare ad abbassare il numero di focolai che si creeranno“,  nel 2022 invece con la popolazione in gran parte vaccinata vedremo in giro meno mascherine.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco – FOTO da Twitter

A preoccupare ora è anche la variante inglese. Nel Regno Unito nell’ultimo giorno si sono registrati oltre 55 mila casi. Fabrizio Pregliasco, intervistato dal settimanale Dipiù, ha confermato l’allarme già lanciato nelle scorse settimane: a essere maggiormente colpiti sarebbero i giovani e i ragazzini. Il Covid “inglese” avrebbe una velocità di trasmissione “più alta del 70% rispetto a quello già conosciuto finora“.

 

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