Decreto legge Covid 16 gennaio: cosa si può fare e cosa no

Il Consiglio dei Ministri si è riunito per elaborare un nuovo decreto legge. Ecco cosa potranno fare gli italiani dal 16 Gennaio al 5 Marzo.

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Governo italiano (Fonte GettyImages)

Il 13 Gennaio, il Consiglio dei Ministri si è riunito e ha collaborato alla formulazione di un nuovo Decreto Legge. Le norme entreranno in vigore dal 16 Gennaio e saranno valide fino al 5 Marzo. Ancora non ci sono notizie ufficiali in merito al contenuto del documento. Nonostante ciò, stanno iniziando a trapelare le prime indiscrezioni.

Pare che ci siano alcune novità molto importanti che vanno a modificare il sistema precedentemente messo in atto dal Governo. Ad esempio, anche se una Regione viene dichiarata zona gialla, sembra che non sia più possibile spostarsi tra Regioni. Inoltre, c’è l’aggiunta di un nuovo colore nella nostra Penisola. Alcune voci sostengono che verrà introdotta la zona bianca. Ma andiamo a vedere nello specifico cosa si potrà fare e cosa no.

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Le nuove misure restrittive in vigore dal 16 Gennaio

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Parlamento (Fonte GettyImages)

Stando a quanto è stato riportato da vari giornali, pare che fino al 15 Febbraio rimane il divieto di spostarsi tra a regioni e province autonome. Ovviamente sempre fatta eccezione per comprovate necessità. Inoltre, il decreto legge prevede che dal 16 Gennaio al 5 Marzo è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone. Queste, possono portare con sé i figli minori ai 14 anni e persone disabili o non autosufficienti. Se la zona è gialla, lo spostamento può avvenire all’interno della propria regione. Se la zona è arancione o rossa, non si può uscire dal proprio comune di residenza.

È istituita una cosiddetta area bianca, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area bianca non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.

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