Disney+, la piattaforma blocca tre grandi classici: quali sono e perché

Disney+ è intervenuta sul proprio catalogo per bloccare la visione di tre grandi classici che hanno fatto la storia del marchio.

Disney+ blocca tre classici nel catalogo
Dumbo (fonte: screenshot Youtube)

Disney+, la piattaforma streaming di proprietà della Disney, è intervenuta sul proprio catalogo britannico per bloccare la visione di alcuni film Il motivo? Contengono stereotipi razziali che alimentano il razzismo. Nel tempo, la casa di produzione californiana è stata spesso accusata di inserire nei propri lungometraggi messaggi “subliminali” che potessero fuorviare le menti dei bambini. Questa volta però il discorso è diverso.

All’epoca in cui questi film furono realizzati, non era così sentito il tema della discriminazione razziale. Molti atteggiamenti che oggi vengono definiti stereotipati, nei decenni passati erano soltanto un modo come un altro per rappresentare un’etnia o un popolo. Oggi, Disney è dovuta correre ai ripari.

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Disney+: quali sono i titoli bloccati

Disney+ blocca tre classici sul catalogo
Gli Aristogatti (fonte: Youtube)

A finire nell’occhio del ciclone sono niente meno che Dumbo, gli Aristogatti e Peter Pan. Film che hanno accompagnato l’infanzia di milioni di bambini sono oggi accusati di contenere rappresentazioni razziste di alcune etnie. In particolare, in Peter Pan è la rappresentazione che se ne fa dei nativi americani a essere finita nel mirino. Vengono definiti sempre pellirosse, creando un’immagine distorta di questi popoli nello spettatore. Gli Aristogatti sono accusati di discriminare le popolazioni asiatiche: un gatto siamese è stato disegnato con tratti (denti sporgenti e occhi eccessivamente a mandorla) che all’epoca venivano utilizzati nelle caricature degli asiatici. Infine, in Dumbo vengono discriminati e messi in ridicolo gli schiavi afroamericani.

Dove si può continuare a vedere questi titoli

Disney ha bloccato la visione di questi classici soltanto nella sezione bambini del catalogo della Gran Bretagna. I titoli infatti sono ancora disponibili nel catalogo degli adulti, però accompagnati da un messaggio in cui la casa di produzione riconosce il contenuto dannoso dell’opera. “Vogliamo creare un dibattito per un futuro più inclusivo“, recita il messaggio. La decisione è stata presa da un gruppo di esperti esterni alla Disney che hanno valutato questi film non rappresentativi dell’intero pubblico mondiale.

 

 

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