Masterchef, addio al volto noto della terza edizione: l’annuncio straziante

L’annuncio della morte dello chef che partecipò alla terza edizione di Masterchef è arrivato proprio dalla pagina Facebook del programma.

Oggi pomeriggio è venuto a mancare Alberto Naponi, aspirante chef della terza edizione di Masterchef. L’annuncio della sua morte è arrivato proprio dalla pagina Facebook del talent, dove la produzione lasciato un messaggio di cordoglio.

L’uomo aveva 76 anni ed era originario di Cremona. Dopo l’eliminazione dal programma di Sky Uno, dove i ricci di mare gli erano costati il posto nella cucina più seguita d’Italia, aveva partecipato a molti show di cucina sia locali che nazionali. Nel corso della terza edizione fu uno dei concorrenti più amati, infatti tra i commenti del post pubblicato da Masterchef Italia, sono stati in tantissimi gli utenti che lo hanno ricordato in maniera affettuosa.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Lasagna nel tubetto, la creazione del Masterchef divide i social FOTO

Addio ad Alberto Naponi, concorrente di Masterchef

Naponi era già molto noto a livello locale ancora prima di entrare nella cucina del talent. Infatti, faceva parte della famiglia dei Baresi, conosciuta nel Cremonese perché proprietaria di un importante biscottificio. Dopo la caduta in disgrazia della famiglia, Alberto si è dovuto rimboccare le maniche. Ed è in questo momento che ha scoperto la passione per la cucina, dato che ha cominciato a lavorare nei ristoranti. In particolare, “Napo” (come tutti lo chiamavano amichevolmente) era appassionato di pasticceria. Aveva infatti inventato alcuni dolci come, per esempio, il pan torrone.

Dopo l’eliminazione da Masterchef, dove si era anche conquistato l’affetto dei giudici Barbieri, Cracco e Bastianich, Alberto ha continuato a dedicarsi alla cucina a 360 gradi. Aveva anche pubblicato un libro in cui univa la passione per i fornelli alla poesia, altro suo grande amore. Era infatti figlio di un pittore e di una scrittrice. Una vita sempre dedicata all’arte, in tutte le sue forme. Chi può negare, infatti, che cucinare sia un’arte?