Clochard muore in strada, poi la scoperta: conto in banca era pazzesco

Un clochard in una delle ultime notti è morto in strada, coperto solo da qualche cartone e una coperta. La scoperta del suo conto corrente in banca però è da non credere: era ricchissimo.

clochard elemosina
Un clochard – Getty Images

Clochard muore in strada, conto corrente pazzesco – Sembrava una storia come molte altre. L’ennesimo triste episodio che riguarda un barbone, costretto a dormire in strada e a ripararsi dal freddo alla bene e meglio. Storie così ne abbiamo sentite molte nel corso degli anni, con i mesi invernali sicuramente tra i più duri per tutti i clochard che sono costretti a vivere in strada con pochi vestiti  e poco altro. Di recente un altro episodio simile è avvenuto a Milano: un anziano di 75 anni è stato ritrovato senza vita sotto un cumulo di cartoni, ammucchiati uno sopra all’altro per garantirsi un po’ di calore.

Non è evidentemente bastato a Quintino Diaco, origini sarde, che ha trovato la morte nella fredda notte milanese. Sembrava appunto una storia come molte altre, non fosse altro che l’uomo in questione aveva sul proprio conto in banca oltre centomila euro. E una pensione, da Monaco di Baviera, di 750 euro al mese. Anche una casa di proprietà per lui che, però, aveva scelto di abbandonare ogni bene materiale e cambiare totalmente vita.

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Clochard muore in strada per il freddo: sul conto corrente cento mila euro

A spiegare la clamorosa scelta di cambiare vita da parte di Quintino Diaco è la sorella che, alle pagine del Corriere della Sera, racconta la storia di suo fratello. “Lo abbiamo cercato, non ha mai voluto farsi ritrovare” dice raccontando di quando Quintino decise di lasciare la propria casa a 17 anni. Non solo cento mila euro sul conto corrente dell’uomo, anche una pensione a lui intestata e oltre mille euro in contanti ritrovati in tasca.

Una ricchezza dalla quale Quintino aveva scelto di liberarsi, distaccarsi, per una vita priva di beni terreni. Per la sua famiglia aveva deciso di “diventare un fantasma“. La tragica fine della sua storia in una fredda notte milanese.

 

 

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