Covid: Bill Gates, drammatica previsione: “Italia, quanti moriranno ancora”

Una previsione nefasta quella di Bills Gates che riguarda le vittime da Covid in Italia. L’imprenditore studia i dati del nostro Paese e rivela: “Quanti moriranno ancora”.

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L’inventore di Microsoft, Bill Gates (Getty Images)

Nonostante la campagna di vaccinazione nel nostro Paese prosegui spedita, la morsa del Covid continua a tenere sotto scatto la penisola. Lunedì alcune regioni sono tornate in zona arancione, con conseguente inasprimento delle norme anti contagio, e tante autorità mediche e sanitarie parlano di terza ondata ormai imminente. La curva dei contagi continua ad essere pressoché stabile, con il calo previsto che non si è ancora manifestato. La fase 1 della campagna di vaccinazione è entrata nella sua parte finale, quella dedicata alla somministrazione della cura agli over 80.

Si viaggia ormai verso le 4 milioni di somministrazioni, con quasi un milione e mezzo di persone che hanno ricevuto la doppia “puntura”. Numeri che lasciano ben sperare ma che non devono far star tranquilli. La guerra con il Covid è ancora lontana dall’essere vinta e di strada da fare ce n’è ancora molta. Ci si avvicina all’inquietante cifra di 100 mila decessi da Covid, e la previsione che fa Bill Gates non è delle più rosee.

L’imprenditore statunitense ha studiato i dati italiani attraverso il suo centro di ricerca e quello che ne è emerso è decisamente allarmante. Entro giugno potremmo avere altre 33 mila vittime.

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Covid, Italia verso i 100 mila decessi

Come riporta il Corriere della Sera i dati resi noti dall’Institute for health metrics and evaluation («Ihme»), considerato uno dei centri migliori per le statistiche sanitarie globali, non sono confortanti. Da oggi sino a giugno “potrebbero morire in Italia altre 28 mila persone contagiate dal Covid-19 e dalle varianti del virus”, con la peggiore delle previsioni che si assesta a quota 33 mila.

bollettino 18 febbraio
Operatore sanitario (Fonte GettyImages)

Se la campagna di vaccinazione proseguirà però secondo le tempistiche previste, però, potrebbero evitarsi circa 10 mila morti. Secondo quanto riporta il CorSera, inoltre, con le dinamiche attuali la terza ondata “raggiungerà il proprio apice tra la metà di marzo e la metà di aprile“.

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