Covid, duro attacco dopo le nuove misure: “E’ inaccettabile”

Nuove misure, nuove regole e nuove restrizioni contro il Covid ma è polemica sui tempi di comunicazioni e alcune Regioni non ci stanno

Mario Draghi, presidente del consiglio
Mario Draghi, presidente del consiglio (fonte Getty Images)

Sembra essere tornati ad un anno fa, quando il Covid-19 iniziava ad entrare nelle nostre vite e a prenderne il sopravvento. Ma sono passati molti mesi da allora e purtroppo siamo ancora sommersi da questo virus che ha stravolto le vite di tutti.

I contagi aumentano, i morti sono ormai numeri che non destabilizzano nemmeno più e i vaccini, unica vera via di salvezza, vengono sospesi. Solo nella giornata di ieri si sono registrati 26.824 contagi e 380 morti. Il Governo Draghi aveva annunciato nuove misure per fronteggiare le festività pasquali e così è stato.

Ieri, durante la sua visita all’hub di Fiumicino, il Presidente del Consiglio ha anticipato alcune nuove restrizioni e cambiamenti di colore per tutte le regioni tranne che per la Sardegna rimasta ancora bianca. Ma è polemica da parte di alcuni Presidenti di regioni per i tempi di comunicazione.

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Covid, per Cirio non c’è rispetto dei lavoratori

Alberto Cirio, presidente del Piemonte
Alberto Cirio, presidente del Piemonte (screenshot Facebook)

Una delle accuse fatte spesso al precedente Governo Conte era proprio quella di emanare nuovi Dpcm in vigore dall’oggi al domani. Il governo è cambiato ma per alcuni Presidente di Regioni la storia è sempre la stessa. Stiamo parlando di Alberto Cirio, a capo della Regione Piemonte, che con un suo post ha innescato una polemica contro i tempi di comunicazione delle nuove regole, poco consoni all’organizzazione del lavoro e degli impegni familiari.

“Ancora una volta siamo arrivati alla tarda sera di venerdì per sapere con certezza da che giorno sarebbero scattate le nuove misure e ripeto che questo non è accettabile” ha scritto Cirio dopo esser venuto a conoscenza che la sua regione diventerà rossa a partire da lunedì 15 marzo.

Il Presidente ha chiesto al Governo di dimostrare davvero che l’aria è cambiata e che i ristori per i lavoratori arrivino il prima possibile.

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