Covid, variante brasiliana: il primo caso rilevato in Italia

Primo caso di variante brasiliana rilevato in Italia. La malattia da Covid-19 continua a colpire anche con le mutazioni del virus

professionisti del settore sanitario camminano
Professionisti del settore sanitario impegnati nell’emergenza Covid (getty images)

Il Covid-19, a più di un anno dallo scoppio della pandemia, continua a colpire lo fa anche con le mutazioni del virus. La variante brasiliana è arrivata anche in Italia dal momento che è stato rilevato il primo caso in Piemonte.

Grazie all’analisi dell’Istituto di Candiolo degli ultimi 150 campioni, è stato constatato che in circa il 90% dei casi di Covid in regione Piemonte, si ravvisa la variante inglese. Oltre a questo allarmante dato, è emerso anche il primo caso di variante brasiliana in Italia. I professionisti dell’Istituto di Candiolo hanno dunque effettuato il sequenziamento che ha reso palese, in uno specifico caso esaminato, la mutazione del virus “brasiliana”.

Aumenta quindi sensibilmente, tra i cittadini, la paura di un possibile contagio di varianti del coronavirus.

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Le parole dell’assessore regionale alla Sanità sul primo caso di variante brasiliana del Covid

professionisti del settore sanitario
Professionisti del settore sanitario impegnati nell’emergenza Covid (getty images)

A commento della vicenda del rilevamento del primo caso di variante brasiliana in Italia, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi, dichiara: “Prendiamo atto che le mutazioni del virus non risparmiano nessuno ragione in più per procedere senza sosta con la campagna vaccinale, in modo da limitare il più possibile lo svilupparsi delle varianti. Il monitoraggio funziona e garantisce un attento e tempestivo controllo della situazione“.

Intanto la campagna vaccinale procede senza sosta, nonostante svariati incidenti di percorso. Si spera possano giungere tempestivamente nuove dosi da inoculare ai cittadini, in modo tale da raggiungere una buona percentuale di immunità al più presto. Il ritorno ad una vita “normale”, infatti, sembra ancora abbastanza lontano  a molti.

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