“Sembro De Gregori” Guardiola spiazza dopo la magica notte in Champions

Pep Guardiola, in trionfo dopo la vittoria nella semifinale d’andata, giunto ai microfoni di Sky cita il grande De Gregori. Tutti a bocca aperta per le sue parole.

Pep Guardiola Champions De Gregori
Pep Guardiola sorride durante un allenamento (Screenshot Instagram)

Una volta c’erano notti magiche. E ci sono ancora oggi. Soprattutto quando due squadre di calcio, di livello altissimo, si affrontano in una semifinale di Champions League, che ha l’odore di essere una finale anticipata. E quest’anno è toccato a PSG e Manchester City. Da una parte Pochettino dall’altra Pep Guardiola.

Il primo round è andato di scena a Parigi. E dopo il grande avvio dei parigini, gli inglesi hanno ribaltato il tutto e portato a casa un’importante vittoria con il risultato di 1 a 2. Due gol, pesanti, giunti fuori casa e in rimonta. Cosa si può volere di più? Magari vincere anche la semifinale di ritorno e volare dritti dritti in finale.

Lo sa bene l’allenatore del Manchester City. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky, oltre a esibire un italiano ancora perfetto, se non impeccabile, si è lasciato andare a grandi citazioni, tirando in ballo, durante una notte pressoché magica, il cantautore romano Francesco De Gregori.

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Guardiola cita De Gregori dopo la vittoria: “La storia siamo noi”

 

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Al giorno d’oggi, forse, non siamo più abituati a tanta classe ed eleganza nel mondo del calcio. E allora ecco che entra in scena la maestria, in campo e fuori, di Pep Guardiola. Che prima batte 2 a 1, fuori casa, il PSG e poi si presenta ai microfoni di Sky citando De Gregori: “Sembro De Gregori quando canta La storia siamo noi. Nella gara d’andata non ti lasci andare, sei abbastanza timido per cercare di non incappare in errori grossolani. Poi, quando di passa la paura, giochi molto più libero”.

Pep Guardiola, mettendo dentro quel pizzico di cultura musicale, cita una strofa della canzone La storia, scritta nel 1985 da Francesco De Gregori assieme a Fiorella Mannoia. Un vero colpo di classe dopo una notte di Champions davvero magica, per lui e per i giocatori del Manchester City.

I ragazzi inglesi, ora, partono con un vantaggio notevole. Nella gara di ritorno basterà anche solo un pareggio, o addirittura perdere 1 a 0. Ma in casa Guardiola questi calcoli non esistono assolutamente. Si deve giocare liberi, con il pallone che danza tra le note musicali. E con questo gioco arrivare a conquistare la finale, e perché no: anche una coppa da tempo aspettata e ancora mai arrivata in casa del City

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