Cinema, stop ad Amazon e Netflix: si torna alle vecchie regole

Dopo mesi di fermo, finalmente riaprono i cinema d’Italia e tornano anche le vecchie regole: stop alle piattaforme Amazon e Netflix

Schermo di un Cinema
Schermo di un Cinema (getty images)

Era ottobre scorso quando i cinema di tutta Italia chiudevano di nuovo le loro porte al fine di contenere il contagio Covid-19. Con l’arrivo della bella stagione, riaprono finalmente anche le sale e sarà di nuovo possibile ammirare un film sul grande schermo.

Tanti i titoli in programma, che sperano di poter attirare un vasto numero di persone. Le pellicole uscite tra il 2020 e il 2021, infatti, hanno vissuto davvero un periodo tra i peggiori di sempre. La mancanza obbligata di pubblico è stato un fatto davvero drammatico per l’industria cinematografica.

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Cinema, tornano le nuove regole

Sala di un Cinema
Sala di un Cinema (getty images)

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha dichiarato che per quanto concerne le nuove pellicole varrà di nuovo la regola che prevede una prima proiezione esclusivamente al cinema e poi, dopo 30 giorni, anche sulle piattaforme streaming come Amazon prime video o Netflix. Ciò accadrà fino al 31 dicembre 2021.

Una mossa che ha come ratio quella di aiutare l’industria cinematografica che sta tentando ora di uscire da uno dei periodi più bui di sempre. A tal proposito il membro del Governo ha affermato: “In questa fase di ripartenza è fondamentale sostenere le sale cinematografiche e allo stesso tempo riequilibrare le regole per evitare che il cinema italiano sia penalizzato rispetto a quello internazionale“.

L’Associazione Nazionale Esercenti Cinema però critica questo provvedimento in quanto crede che possa porre un disquilibrio fra film di produzione italiana e straniera: “in sala sono pianificati, per i primi mesi e salvo occasionali eccezioni, solo film di produzione straniera. I titoli nazionali, sostenuti con ingenti investimenti del Ministero, si concentrano con l’uscita in sala in pochi mesi l’anno. Se di riequilibrio si deve parlare, allora da giugno che il Ministro proceda con provvedimenti per portare in sala i film italiani“.

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