Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si racconta a Verissimo per la prima volta. “Mi hanno augurato di abortire” il racconto drammatico
Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, sarà ospite oggi nel salotto di Silvia Toffanin a “Verissimo“. La politica sarà per la prima volta negli studi del talk show di Canale 5 e racconterà della sua vita privata, più intima, quella meno sotto la luce dei riflettori.
Nessuna intervista politica, quindi, per la donna all’opposizione, i cui consensi sono sempre più in costante crescita. Basti pensare come Fratelli d’Italia sia ad oggi il terzo partito d’Italia, dopo Lega e PD, con i 5 Stelle superati. La Meloni racconterà uno spaccato della sua infanzia, dal rapporto tutt’altro che idilliaco (eufemismo) con il padre ma anche dal suo amore per sorella e mamma.
“Mia mamma ha cresciuto da sole due figlie, molte le difficoltà incontrate nella vita e devo tutto a lei. Temo più di tutti il suo giudizio” ha rivelato la Meloni che poi ha raccontato della sorella. “Conosce tutto di me, è stata la mia guida ed ancora oggi con lei parlo al telefono, mi sfogo“.
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Giorgia Meloni ed il racconto raccapricciante sugli haters
La leader di Fratelli d’Italia ha poi raccontato anche del padre. “Viveva alle Canarie e lo vedevano due volte in un anno. Avevo un anno quando andò via da casa. Io poi ad 11 anni gli dissi di non volerlo vedere più dopo un discorso che fece. Non ho provato emozioni quando è morto, sembrava fosse toccato ad uno sconosciuto“.
Giorgia Meloni ha anche raccontato di essere stata vittima di bullismo ai tempi della scuola; in questo frangente gli amici l’hanno aiutata a superare questi ostacoli, riuscendo a crescere fino a mettersi in discussione.
Da politica, ha invece, raccontato come riceva critiche quotidianamente, soffermandosi anche un episodio che ha lasciato basita la conduttrice. “Quasi non mi fanno più male gli insulti” ha iniziato, andando però nel profondo. “Al Family Day annunciai di essere incinta di Ginevra, lì soffrii. Mi hanno augurato l’aborto molti hater ed io mi sono sentita in colpa perché è come se non avessi protetto la bambina alla prima prova” ha raccontato.
