Coprifuoco, serve davvero? Il parere dei virologi lancia il sospetto

Giorni cruciali per la decisione sul mantenimento del coprifuoco alle 22. Potrebbe essere infatti posticipato di un’ora. Cosa dicono gli esperti

Roma coprifuoco
Roma dopo l’orario del coprifuoco (fonte: Getty Images)

Sono giorni caldi per la decisione sul futuro del coprifuoco. All’interno della maggioranza c’è l’aria aperturista che spinge per eliminarlo del tutto e quella più rigorista che, invece, preme ancora sulla sua utilità. Lo stesso premier Mario Draghi propende più per quest’ultima posizione e arriveranno domani i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia che permetterà di prendere delle decisioni nel Consiglio dei Ministri convocato per lunedì. Decisioni che comunque entreranno in vigore da lunedì 24 maggio.

Per tentare di mettere d’accordo tutti, il coprifuoco potrebbe essere posticipato di un’ora e cominciare alle 23. Con l’estate alle porte, è comunque un compromesso che scontenta in tanti, soprattutto i ragazzi, ma potrebbe essere una buona spinta in vista della ripresa della stagione turistica.

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Cosa dicono gli esperti sull’utilità del coprifuoco

Misura adottata principalmente in periodi di guerra, mai fino a oggi era stata utilizzata per contrastare un’epidemia. Secondo uno studio inglese, il divieto di circolazione dopo una certa ora avrebbe ridotto l’indice di contagio di almeno il 13%, altri scienziati sono invece concordi nell’affermare che il coprifuoco avrebbe sì ridotto la trasmissione nelle comunità e il replicarsi delle variante, ma al contrario avrebbe portato all’aumento dell’incidenza del contagio all’interno delle famiglie.

A favore del passaggio dalle 22 alle 23 è l’immunologa Antonella Viola: “La chiusura alle 22, a fronte di un beneficio del tutto discutibile per i contagi, crea un danno enorme ai ristoratori” sono le sue parole a sostegno della tesi. Il posticipo di un’ora permetterebbe a ristoratori e mondo dello spettacolo di lavorare con più tranquillità e, inoltre, scongiurerebbe il più possibile che i ragazzi si riuniscano in feste private e restino a dormire tutti insieme per aggirare il problema. Questo, dice Viola, creerebbe occasioni di contagio peggiori di quelle che ci sarebbero in estate se il coprifuoco venisse eliminato.

 

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