Covid, l’Oms convalida il vaccino CoronaVac: quando verrà utilizzato

E’ una corsa contro il tempo e contro il Covid ma l’Oms ha dato l’ok ad un nuovo vaccino, il CoronaVac. Ecco quando sarà utilizzato.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms
Tedros Adhanom Ghebreyesus (fonte Getty Images)

C’è una vera e propria corsa agli armamenti. Tanti paesi del mondo stanno cercando di mettere in campo più forze e più vaccini possibili, per cercare di fermare la pandemia che ci costringe ad un regime di semi libertà ormai da troppo tempo. La notizia è stata resa nota nelle scorse ore. Ora c’è un’arma in più contro il Covid e si chiama CoronaVac, il vaccino cinese approvato dall’Oms.

La richiesta è sempre più alta e le case farmaceutiche che finora hanno ricevuto l’ok, hanno bisogno di una mano affinché la disponibilità delle dosi dia sufficiente a coprire la richiesta del mondo intero. Dopo l’approvazione di Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Johnson, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dato un’ulteriore spinta alla lotta al virus.

“Sono felice di annunciare che la preparazione Sinovac contro il coronavirus ha ricevuto l’Emergency Use Listing (Eul) dell’Oms dopo che è stata trovata sicura, efficace e di qualità garantita dopo due dosi del vaccino inattivato” ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione. Ma ecco quando e a chi verrà somministrato.

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Covid, l’Oms convalida CoronaVac: da usare in emergenza

Test di laboratorio sul vaccino Anti Covid
Test di laboratorio sul vaccino Anti Covid (fonte Getty Images)

Secondo quanto si legge nel comunicato stampa dell’Oms, il vaccino cinese è raccomandato per tutte le persone con un’età superiore ai 18 anni. La sua efficacia è stata testata e pare che dopo la seconda dose, il rischio di contrarre la malattia da Covid in maniera grave sia molto ridotta. Anche questo vaccino deve essere dunque somministrato in doppia dose e con un’intervallo di tempo da due a quattro settimane.

La Cina ha già fatto sapere che provvederà alla diffusione di 10 milioni di dosi ma l’Oms frena e sottolinea che tale preparato dovrà essere usato solo in casi di emergenza. Solo così si potranno fornire adeguate risposte alla richiesta mondiale.

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