Massimo Giletti a cuore aperto: “Non mi vergogno a dirlo”

Massimo Giletti ha rilasciato un’importante e interessante intervista al Corriere della Sera. Il giornalista ha raccontato cose anche private senza imbarazzo. Ecco le sue dichiarazioni. 

Massimo Giletti sorride
Massimo Giletti (GettyImages)

Da quando Massimo Giletti ha iniziato ad occuparsi in tv di mafia per lui sono iniziati molti problemi. Nonostante uno stop della Rai, una ripresa su La7, il giornalista ha trovato il coraggio di occuparsi di questo importante tema che l’ha però portato a ricevere delle minacce molto serie. Per questo vive sotto scorta.

Il conduttore ha ricevuto l’affetto di molti colleghi, ma altri lo hanno lasciato solo. Le sue dichiarazioni nella lunga intervista al Corriere Della Sera sono molto forti e fanno capire che periodo difficile stia vivendo. Massimo ha parlato del nuovo lavoro, della mafia, dei colleghi e dei suoi momenti di sconforto. Ecco qui di seguito tutte le sue dichiarazioni.

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Massimo Giletti: “Non mi vergogno di dire che ho pianto spesso”

Massimo Giletti minacce da mafia
Il giornalista Massimo Giletti (fonte: Instagram)

Nonostante le minacce ricevute, Massimo Giletti sta continuando ad occuparsi di mafia. Presto, infatti, andrà in onda su La7 uno speciale realizzato proprio dal giornalista. Lui non si ferma e fa numerosi appelli allo Stato perchè dia delle risposte chiare su questo argomento.

Nel frattempo la sua vita è cambiata. Il conduttore ha ammesso che vivere sotto scorta ha cambiato tutto e per lui non è facile. Ecco le sue parole:

Se questa battaglia l’avessimo fatta in tanti non sarei finito nel loro mirino. Vivo sotto scorta e sono stato lasciato solo da tanti colleghi. La scorta mi ricorda il pericolo che vivo ogni giorno. Non posso più vedere gli amici quando voglio, non sono più quello di una volta.

Per lui niente più motorino, incontri controllati e solo se necessario per scongiurare qualsiasi problema. Tuttavia, in molti hanno dimostrato affetto e solidarietà in questo anno difficile. Massimo, per questo, non sta perdendo la sua forza di volontà:

Ho perso mio padre e la mia vita è cambiata per la mafia. Ma se uno è vivo e non è arido, non si deve vergognare di piangere.

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