Eriksen operato: la data delle dimissioni e gli scenari per la sua carriera

Gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Christian Eriksen e le prospettive per quanto riguarda la prosecuzione della sua carriera all’Inter e non solo: il punto

Malore per Christian Eriksen
Il malore accusato da Christian Eriksen (Getty Images)

Può un solo istante cambiare per sempre il destino e il futuro di una persona? Sì, purtroppo la risposta è sì. E Christian Eriksen, trequartista dell’Inter, 29 anni compiuti a febbraio, ne sa qualcosa. La sua vicenda, ormai, la conoscete a memoria: i frame della sua caduta, al minuto 42 di Danimarca-Finlandia, sono difficili da dimenticare anche per chi non segue il calcio infatti. E sì, quell’attimo potrebbe cambiare per sempre la sua vita, sicuramente la sua carriera.

Secondo quanto fatto sapere dalla nazionale danese proprio oggi, insieme al Rigshospitalet, al numero dieci è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo, che regolarizzerà l’aritmia cardiaca. Un normale intervenuto di routine a dire la verità, ma non per chi fa il calciatore professionista. Il nerazzurro, infatti, potrebbe non riuscire a calcare il rettangolo verde, in Serie A. Sicuramente il processo che lo riporterà in campo sarà lungo, e passeranno diversi mesi.

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Inter, le condizioni di Eriksen e le prospettive per la sua carriera

Christian Eriksen selfie dall'ospedale
Il calciatore danese Christian Eriksen (fonte: Instagram)

A volte, però, si deve vedere il bicchiere mezzo vuoto e per tutti gli interisti potrebbe essere una perdita immensa quella di non rivedere Eriksen con la maglia della loro squadra del cuore. D’altra parte devono gioire perché, dopo cinque giorni, il danese lascerà l’ospedale di Copenhagen, con una diagnosi. Diagnosi che la federazione ha tenuto segreta, ma che si intuisce quale possa essere: miocardite per cui, secondo medici ed esperti, una cura farmacologica non sarebbe bastata. E quindi il defibrillatore.

Se dovesse essere temporaneo, il problema di un rientro nel nostro massimo campionato non si porrebbe nemmeno, se, invece, fosse permanente, la sua avventura all’Inter si potrebbe concludere anzitempo. Infatti, stando al protocollo del Comitato organizzativo cardiologico per l’idoneità sportiva, il Cocis, non è possibile fare sport di contatto con un defibrillatore attaccato al cuore, per paura che possa rompersi anche solo con una gomitata in area. Diversa la prassi in Olanda, e Blind ne è un testimone, e in Inghilterra dove Eriksen ha giocato prima di approdare a Milano. In ogni caso: forza, Chris!

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