Emilio Fede, la polizia piomba in casa in piena notte: il duro sfogo del giornalista

La polizia è piombata in casa di Emilio Fede in piena notte e il giornalista si è lasciato ad un lungo sfogo. Ecco tutti i dettagli. 

Emilio Fede
Emilio Fede (GettyImages)

È davvero un brutto periodo quello che sta vivendo Emilio Fede. Il noto giornalista sta scontando ancora i suoi guai con la giustizia, ha avuto un brutto incidente d’auto e pochi giorni fa ha anche perso la sua adorata moglie. Inoltre, in piena notte degli agenti di polizia sono piombati in casa sua.

Questa azione ha infastidito molto l’ex direttore del Tg4 che si è sfogato con il Corriere della Sera. Dopo il funerale della moglie, il gesto degli ufficiali in servizio ha traumatizzato Fede, il quale ha parlato di un’assurdità dal momento che è su una sedia a rotelle. Ma ecco tutti i dettagli qui di seguito nell’articolo.

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Emilio Fede, polizia in casa nella notte: lo sfogo

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L’ex giornalista Emilio Fede (Getty Images)

Diana De Feo è morta il 24 giugno a Napoli. Ma proprio quella notte due agenti della polizia sono andati a svegliare Emilio Fede per controllare che tutti i documenti fossero in ordine perchè lui potesse effettivamente stare a Napoli per l’ultimo saluto alla consorte.

L’ex giornalista ha spiegato al Corriere della Sera che ha trovato questa un’azione davvero ingiusta. Queste le sue parole:

Sono terribilmente scioccato che la magistratura mi faccia svegliare alle 4 del mattino da due poliziotti, con mia moglie non ancora ufficialmente sepolta.

Gli agenti si sono fermati un’ora nella sua abitazione, controllando tutto per bene e poi sono andati via. Per l’ex direttore del Tg4 questo è stato davvero inaccettabile, anche perchè è un uomo sulla sedia a rotelle, con una badante regolarmente assunta e in lutto.

Fede ha detto di stare davvero malissimo perchè non poteva stare nella loro casa, accanto a sua moglie, perchè ci sono troppe scale e quindi si è ritrovato lontano sempre appeso alle notizie che riguardavano la sua salute.

Avrebbe dovuto raggiungerla, con apposito permesso, il giorno del suo compleanno, ma il giorno prima lei se n’è andata.

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